S. Giuseppe

Parrocchia San Giuseppe al Lagaccio

Una parrocchia impegnata nell'evangelizzazione

Chiesa

Contributi nella categoria Iniziative diocesane

Share/Save/Bookmark

Poco fa il card. Bagnasco ha annunciato l’elezione a vescovo di mons. Nicolò Anselmi.

Don Nicolò è mio compagno di Messa, e con i compagni ci continuiamo a vedere tutti i mesi, condividendo gioie e fatiche del ministero sacerdotale.

È una gioia per tutta la nostra diocesi, che in questo confratello che diventerà vescovo l’8 febbraio riceve un dono meraviglioso.

Grazie Signore per questo dono!

Religione e democrazia: compatibili?

Share/Save/Bookmark

Cattedrale aperta 3 dicembre 2014Questa sera c’è stato il primo incontro di Cattedrale Aperta di quest’anno, ospiti i prof. Massimo Cacciari e Stefano Zamagni.

L’incontro era dedicato a sviscerare la compatibilità della religione con la democrazia.

Il prof. Cacciari ha sostenuto non solo la compatibilità, ma l’importanza dell’apporto della religione alla vita democratica.

Il prof. Zamagni, da parte sua ha fatto un’analisi lucidissima della situazione della democrazia oggi in relazione all'etica e all'economia.

Alcune delle frasi più significative espresse dai due relatori:

  • La sacralizzazione dell’economia è una situazione anticristica.
  • La democrazia può funzionare solo se la maggioranza dei cittadini non è egoista.
  • Riportare nella vita civile il principio del dono gratuito.
  • La democrazia elitistica-competitiva non può funzionare, bisogna andare verso una democrazia deliberativa, che ricerca la verità pratica e non il consenso.
  • La finanziarizzazione dell’economia rende impossibile la democrazia.
  • Oggi le leggi sono fatte dall’autorità e non dalla verità.
  • Oggi purtroppo la virtù deve chiedere permesso al vizio (Shakespeare).
  • Quando una società giunge a questo punto è alla vigilia del collasso.
  • Oggi la politica è diventata succube dell’economia.
  • La tirannia dei valori economici è una maledizione.
  • Al grande simbolo della Croce (verticale) si è sostituito oggi il grande simbolo della rete (orizzontale).
  • La Chiesa deve sempre opporre una riserva escatologica di fronte ad ogni regime politico.
  • La democrazia non è per fare leggi ma per discernere il diritto.
  • La sola giustizia non risolve i problemi, perché rischia di diventare giustizialismo: occorre la giustizia benevolente.
  • Oggi la scuola ha sostituito l’educazione (educere, tirare fuori) con l’istruzione (mettere dentro).

Il convegno missionario nazionale

Share/Save/Bookmark

convegno-missionario-sacrofano-2014-11-22-14-59-39Si è concluso oggi il Convegno Missionario Nazionale di Sacrofano.

Eravamo presenti in ottocento, in rappresentanze delle circa duecento diocesi del paese e di tutti gli istituti missionari italiani.

Iniziato giovedì 20, si è concluso oggi. I lavori hanno visto l’avvicendarsi di momenti di preghiera, di relazioni, lavori di gruppo e interventi in aula.

Il tema era legato al libro di Giona, sottolineando l’invio alla città e la necessità di uscire per essere Chiesa missionaria.

convegno-missionario-sacrofano-2014-11-22-09-16-43Ieri mattina siamo stati ricevuti in udienza particolare da papa Francesco, il quale nel suo discorso ci ha invitati a comunicare la buona notizia dell’incontro con Gesù.

Per la Liguria erano presenti le diocesi di Genova,  La Spezia, Tortona e Sanremo-Ventimiglia (nella foto). È stata un’occasione utilissima per conoscersi e crescere un po’ di più nella fraternità.

Grazie Signore per questa opportunità di crescita nella fede!

Vedi tutte le foto del Convegno.

La Veglia Missionaria!

Share/Save/Bookmark

veglia-missionaria-2014-11-07-21-59-23Questa sera si è svolta in cattedrale l’annuale Veglia Missionaria diocesana, alla quale ha partecipato anche un buon numero di fedeli provenienti dalla nostra parrocchia.

Presieduta dal card. Angelo Bagnasco, la veglia è stata articolata in vari momenti di proclamazione della Parola di Dio, testimonianza, catechesi, preghiera e canti offerti dal coro Musica del Mondo.

Aveglia-missionaria-2014-11-07-21-51-13bbiamo avuto modo di riflettere sulla realtà delle missioni, inizialmente attraverso un video che ha mostrato l’esperienza di don Roberto Chiera, sacerdote missionario della Diocesi di Cuneo: inviato nelle periferie estreme del Brasile, egli si ritrova ad annunciare il Vangelo in un luogo in cui il livello del degrado è sì molto elevato, ma non lo è più del grido che giunge dai suoi abitanti e che non aveva mai sentito nelle nostre terre dell’Occidente sviluppato: “Portaci Cristo!”.

veglia-missionaria-2014-11-07-22-30-20Successivamente sono stati deposti  alcuni vangeli ai piedi di una Croce, collegata attraverso cinque nastri di cinque colori differenti a cinque cartelloni, ognuno recante un’immagine delle periferie di uno dei cinque continenti.

veglia-missionaria-2014-11-07-21-33-07Una delle testimonianze che abbiamo ascoltato è stata condivisa da un sacerdote della Compagnia di Gesù che a Malta ha lavorato con i rifugiati. Ha spiegato fin dall’inizio che la Chiesa definisce rifugiato chiunque si ritrovi costretto a fuggire dal proprio Paese in un altro per poter sopravvivere, a differenza del diritto internazionale che fa distinzione tra rifugiati, profughi, richiedenti asilo, apolidi, ecc. secondo la situazione specifica di ciascuno. In seguito, la testimonianza di una suora africana che nel suo paese ha lavorato con i più poveri.

La catechesi dell’Arcivescovo, infine, ci ha portato geograficamente in un altro teatro di guerra, Gaza, ma il filo conduttore del suo messaggio è stato lo stesso: Gesù è la nostra gioia di vivere e fa sì che noi cristiani siamo gioia e speranza per il nostro prossimo, per le nostre comunità e per il mondo intero. Il cardinale ha raccontato di come, attraversando con alcuni funzionari dell’Onu il territorio di Gaza devastato dai bombardamenti, gli sia stato detto che per ricostruire le abitazioni distrutte sarebbero serviti 8 miliardi di euro. Si è posto, quindi, e ha posto anche a noi, una domanda: “A ricostruire le case si fa, ormai, relativamente presto. Ma quanto tempo ci vorrà per ricostruire gli uomini? Quanto tempo per ricostruire le anime? Come si può far in modo che le persone non si abbandonino a una disperata rassegnazione per cui non cambierà mai nulla?”.  Una risposta, probabilmente, è arrivata dopo aver osservato con gli occhi dell’Arcivescovo la giovane comunità cristiana che abita i territori palestinesi, ovvero il 10% della popolazione, una minoranza, la cui età media non supera i 25 anni: i bambini e i ragazzi scherzavano e si rincorrevano giocando in allegria, le famiglie stavano insieme. In questa comunità, ha detto il card. Bagnasco, «ho visto ancora la speranza, la voglia di vivere, la gioia di stare insieme». Allo stesso modo, in qualunque parte del mondo si trovi, il cristiano è chiamato a questo: a portare la gioia e la speranza di Cristo nell’ambiente in cui vive.

Vedi tutte le foto della veglia.

Formazione diocesana dei catechisti

Share/Save/Bookmark

corso catechisti 2014Nelle nostre parrocchie sono molte le catechiste e coloro che offrono il loro tempo e la loro passione educativa ai bambini per accompagnarli nel cammino della fede e dell’iniziazione cristiana. Come ogni anno nel mese di settembre, l’Ufficio Catechistico Diocesano offre loro l’opportunità di partecipare a vari incontri di formazione, che si svolgono alla sala Quadrivium, in cima a via Roma.

Tema del corso di quest’anno era ‘La resurrezione della carne e la vita eterna. Ti amerò per sempre”. Vi sono stati giorno dopo giorno vari relatori che ci hanno aiutato a interiorizzare questo tema sempre poco affrontato, e hanno dato suggerimenti sul come affrontarlo con i ragazzi.

Don Claudio Doglio è partito da questa frase di S. Giovanni: “…perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome”, e ci ha spiegato che il nostro obiettivo di cristiani deve essere puntato verso la vita e non verso la morte. Leggiamo il Vangelo perché vogliamo avere la vita. Il Signore si è fatto conoscere per trasmetterci la sua vita. La sofferenza, il male, il peccato, la morte, sono realtà tragiche e dolorose che segnano la vita di tutti. Dio facendosi uomo si è fatto solidale anche con questa storia di sofferenza e di morte. La fede ci permette di affrontare la sofferenza e la morte per arrivare alla pienezza della vita. La fiducia dei cristiani è nella risurrezione dei morti ed è una condizione indispensabile per dirsi cristiani. Credere nella risurrezione non significa spiegare tutto, significa fidarsi di colui che è potente può fare molto di più di quello che noi pensiamo. La risurrezione è una realtà nuova, è una nuova creazione. Gesù è il primo di coloro che risuscitano dai morti. Gesù è disceso agli inferi, al mondo dei morti, ed è il primo ad esserne uscito. Egli è ora alla destra di Dio, è il primogenito, ha aperto la strada e porta con sé quelli che lo accolgono. La risurrezione non è un ritorno indietro, è andare oltre.

Al giorno d’oggi si tende a nascondere la realtà della sofferenza e della morte, ha spiegato un altro giorno il  Carmelo Sciuto, ma è necessario affrontare queste realtà con i ragazzi, in quanto prima o poi si scontreranno con la morte di un familiare o di una persona cara. Il relatore ha dato alcune proposte metodologiche su come trattare in gruppo il tema della morte.

Per noi catechiste partecipare ogni anno a questo corso è un arricchimento personale e un aiuto per il nostro cammino con i ragazzi a noi affidati.

Grazie Signore per questo momento di approfondimento della nostra fede!

Share/Save/Bookmark

Vescovo-educatori 2014Oggi si è svolto l’annuale incontro diocesano degli educatori alla fede con il Cardinale Bagnasco, preceduto dai lavori dei gruppi costituiti sulla base delle fasce di età a cui ci si rivolge (bambini, adolescenti, giovani).

Il tema di quest’anno è stata proprio la figura dell’educatore. Chi è l’educatore? Come ha spiegato nella sua testimonianza agli educatori dei ragazzi delle superiori il preside del Liceo Mazzini, l’educatore è uno che comunica se stesso: con le sue parole, l’educatore trasmette inevitabilmente ciò che è, ciò che vive e che ha vissuto, e ciò in cui crede; è per questo che l’educatore educa più con l’essere che con le parole. L’educatore è, inoltre, una persona capace di guardare al positivo: l’educazione è un processo a lungo termine, i cui frutti non si vedono immediatamente; per questo, di fronte alle difficoltà non si deve scoraggiare e deve guardare alla bellezza che è in ciascuno dei ragazzi, i quali devono essere educati alla libertà. Ma quale libertà? Non la libertà di fare tutto ciò che si vuole, ma la libertà che viene dalla verità, che allontana l’essere umano dalle catene del male, del mondo, e lo conduce a scegliere il bene. L’educatore è – secondo la citazione di Hanna Arendt che è stata condivisa dal dirigente scolastico – chi si assume la responsabilità di salvare il mondo dalla sua rovina. Un’ultima esortazione agli educatori è stata quella ad esserci e ad essere coerenti e ad educare nella consapevolezza di essere continuamente educati a loro volta: il processo educativo, infatti, non si esaurisce, ma dura per tutto il corso della vita.

Dopo la cena di tutti gli educatori  presso il chiostro della basilica di Santa Maria delle Vigne, all’interno della basilica stessa ha avuto luogo l’incontro con il cardinale Angelo Bagnasco. Per prima cosa l'Arcivescovo ha espresso la propria gratitudine nei confronti degli educatori, dono prezioso per le parrocchie, per la Chiesa e per la società. Nella società in cui viviamo, infatti, l’educatore può essere la risposta alla ricerca della figura dell’adulto che i bambini, gli adolescenti e i giovani possono non trovare nei genitori: le giovani generazioni di oggi non vivono la ribellione agli adulti, ma cercano la presenza di adulti spesso assenti. L’educatore è chiamato a far sentire l'amore, a far sì che il bambino, l’adolescente, il giovane si senta a casa nel cuore di qualcuno. L’educatore è invitato, innanzi tutto, a porsi la domanda “Chi sono io?”, per interrogarsi su se stesso e sulla validità di ciò che sta trasmettendo al suo prossimo; è chiamato, inoltre, ad avere il coraggio della libertà e il coraggio di credere. L’educatore, di solito, ha raggiunto con l’età una maturazione, una saggezza – non la sapienza umana – che ha il compito di comunicare agli altri: una saggezza che, in sintesi, è Gesù stesso.

Al termine dell’incontro, don Nicolò Anselmi ha presentato un progetto che vivrà una delle sue tappe fondamentali in occasione del Congresso Eucaristico di Genova nel 2016. Si tratta della missione diocesana dei “giovani ai giovani”, la cui finalità è coinvolgere giovani missionari che – a partire da quest’anno pastorale e attraversando le tre fasi successive di sensibilizzazione, preparazione, annuncio – con l’entusiasmo della fede si impegnino a far conoscere Gesù ai propri coetanei, rispondendo al bisogno di felicità che abita il cuore di ogni ragazzo.

Due Cresime in Cattedrale

Share/Save/Bookmark

Cresima_Amedeo_Alfano_2014-06-28--11.31.16Questa mattina in Cattedrale, come ogni ultimo sabato del mese, sono state amministrate le Cresime . Nel gruppo dei quaranta cresimati c’erano oggi anche due nostri parrocchiani: Amedeo e Stefano.

Amedeo ha seguito il corso di preparazione portato avanti dal parroco con Giuseppina, tutti i mercoledì sera: ha seguito con interesse e la sua fede ne ha tratto alimento!

Cresima_Stefano_Pino_2014-06-28--11.35.40Stefano è stato invece preparato da don Carlo Parodi, e sono stato contento di poter presenziare a questo giorno di grazia per lui.

Grazie Signore perché continui ad edificare la  Chiesa con i tuoi Sacramenti!

Processione di San Giovanni Battista

Share/Save/Bookmark

20140624_175551Questo pomeriggio buona parte della comunità parrocchiale ha partecipato alla processione di San Giovanni Battista, patrono della città di Genova.

20140624_175706La processione ha seguito i canoni degli anni precedenti: vespri in Cattedrale alle 17,30, quindi la processione verso il Porto Antico, dove il cardinale arcivescovo ha benedetto il porto e la città, rientro in Cattedrale.

L’evento si è svolto in concomitanza con la partita dell’Italia ai mondiali, ma questo non ha impedito una buona partecipazione dei fedeli.

Due nuovi ministri

Share/Save/Bookmark

Orazio_Maria_Rosa_Ministri_2014-06-22--12.20.53Questa mattina, in Cattedrale, Orazio e Maria Rosa hanno ricevuto dal card. Bagnasco l’istituzione come ministri straordinari della Comunione. I nuovi ministri erano in tutto 83, di tutte le parrocchie dell'arcidiocesi.

Ad accompagnare i nostri nuovi ministri c’erano vari ministri istituiti negli anni scorsi ed altri fratelli della comunità parrocchiale.

Orazio_Maria_Rosa_Ministri_2014-06-22--12.20.25Con la presenza di Orazio e Maria Rosa il gruppo dei ministri della parrocchia ha ora 13 elementi, tutti necessari per portare settimanalmente la Santa Comunione a una trentina di malati e anziani. Il servizio che tutti svolgono è preziosissimo, e la comunità parrocchiale è loro grata per l’impegno che profondono con fedeltà in quest’opera.

Grazie, Signore, per questi doni preziosi che hai fatto alla nostra comunità!

Belle e numerose ordinazioni

Share/Save/Bookmark

Ordinazioni 2014Oggi pomeriggio la nostra Chiesa diocesana ha vissuto un momento bellissimo e di grande gioia: le ordinazioni presbiterali e diaconali.

In Cattedrale, alle ore 16, è iniziata la liturgia, nella solennità di Pentecoste. Il cardinale arcivescovo ha ordinato cinque preti e quattro diaconi.

I preti sono Giovanni Maria, Matteo, Davide, Gabriele e Andrea. I diaconi Matteo, Paolo, Massimo e Neuville. Tutti sono un dono grande per la Chiesa di Genova!

Grazie Signore per averceli donati!

La Veglia di Pentecoste

Share/Save/Bookmark

Veglia_Pentecoste_Guardia-2014-06-07--21.10.44Questa sera, al Santuario della Guardia, si è svolta la Veglia di Pentecoste dei giovani con l'Arcivescovo. La serata, ricca di canti e momenti di preghiera, è stata preceduta dal pellegrinaggio a piedi partito da Piazza De Ferrari alle 8.45 e da alcune attività di gruppo sul tema della famiglia, e ha avuto inizio intorno alle 20.30 con la recita del Santo Rosario lungo la strada che dalla Cappella dell’Apparizione porta al santuario. Veglia_Pentecoste_Guardia-2014-06-07--22.04.28All’interno del santuario, la veglia è proseguita con la catechesi del card. Angelo Bagnasco, articolata in tre punti:

  • l’invito “a salire e scendere dal monte” sull’esempio di Gesù, cioè a coltivare la relazione profonda con Dio nella preghiera (salire) e a trasmettere la fede ai nostri fratelli (scendere);
  • l’invito a considerare l’unità – nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nella Chiesa – come il segno della presenza viva di Gesù in mezzo a noi, come il miracolo che dà e deve dare forza alla nostra testimonianza;
  • la bellezza della fede, del sapere che Gesù è la risposta al nostro desiderio, al desiderio più profondo di ogni uomo.

Veglia_Pentecoste_Guardia-2014-06-07--22.43.07Al termine della catechesi ci si è spostati sul piazzale del santuario, dove l’Arcivescovo ha acceso il fuoco dal cero pasquale e ha invocato la discesa dello Spirito Santo insieme a tutti i presenti. Il suggestivo spettacolo del fuoco, nel quale ciascuno ha potuto gettare le proprie intenzioni di preghiera, ha ispirato ulteriori riflessioni: contemplando le faville scintillanti che dalla legna ardente salivano verso il cielo o scendevano verso il terreno, il cardinale ci ha esortato a essere santi, a essere come le faville che vanno verso l’alto, verso il Signore, e non come quelle che ritornano verso il basso, confondendosi nel mondo. Alcuni canti hanno accompagnato questo momento, che si è concluso con la benedizione impartita dall’Arcivescovo. Grazie, Signore, perché ci doni questi intensi momenti di condivisione della fede nell’unità della Chiesa! Manda sempre il tuo Santo Spirito “perché tutti siamo uno”! Le foto sono cortesia de Il Cittadino.

Share/Save/Bookmark

cardinalChe bello aver visto tante famiglie unite tutte insieme! Che bello aver sentito, attraverso le testimonianze,  che tutti mettiamo lo stesso amore per crescere insieme, che facciamo gli stessi sacrifici per andare avanti, che superiamo gli stessi ostacoli, che viviamo gli stessi dolori ma soprattutto che crediamo tutte nella potenza di Dio e che a Lui ci rivolgiamo con fiducia nei momenti di difficoltà! Come è stato bello scoprire che Lui ci ascolta tutti, sempre, nonostante la nostra pochezza, nonostante i nostri tradimenti, nonostante le nostre mancanze!

Domenica 4 Maggio ho respirato l’Amore di Dio e ho scoperto che ha un profumo così intenso che non pervade solo i sensi ma tutto il nostro essere! Questo Amore è fondamentale per la nostra vita… senza questo Amore noi non siamo nessuno e non possiamo fare nessuna cosa! Per questo è di vitale importanza aggrapparsi a questo Amore se vogliamo che, nelle nostre famiglie regni la Pace!

Ma la cosa meravigliosa è l’aver visto, appena entrata, la presenza della statua della Mamma lì, sul palco quasi come se ci dicesse: “Figli miei sono qui con voi! Coraggio! veglierò e proteggerò le vostre famiglie”. E così, ci ha preso per mano tutto il tempo che siamo stati lì e ci ha donato la Sua Pace, quella Pace che si riesce a conservare anche dopo che si affrontano le tempeste della vita, i problemi che ciascuna delle nostre famiglie si ritrova a vivere!

Grazie Signore per la gioia che in questa giornata hai messo nel nostro cuore!

Vedi tutte le foto scattate all’evento.

Pasquagiovani: Fede e Riconciliazione

Share/Save/Bookmark

download Come ogni anno, si è svolto oggi, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Gioventù, il tradizionale incontro della vigilia delle Palme, che coinvolge noi giovanidella diocesi genovese.

IMG_2401Con i giovani ci siamo radunati a Porta Soprana, e da lì è stata allestita La fiaccolata. Per la processione sono stati affidati ai rappresentanti di ciascun gruppo giovani grandi rami di palma e una copia della croce che il Beato Giovanni Paolo II consegnò ai giovani in visita a Roma durante la I Giornata Mondiale della Gioventù. Importante la presenza del Cardinale Bagnasco il quale, recitando le preghiere e i canti solenni insieme al resto della folla, ha ripercorso i luoghi della sua infanzia, come ha successivamente confidato durante il sermone; il percorso si snodava lungo i vicoli del centro storico, per terminare in Piazza San Lorenzo.

Lì, nella maestosa Cattedrale, l'Arcivescovo ha pronunciato il suo accorato discorso riguardo l’importanza della fede per l’uomo. In particolare ha ringraziato tutti noi per la numerosa presenza e per la nostra attiva partecipazione all’evento, definendoci “prescelti dal Signore” per l’immenso dono che abbiamo ricevuto, il dono della speranza e della luce Divina. Ma ha anche asserito che tale privilegio comporta una grandiosa responsabilità: quella di non rimanere indifferenti di fronte a coloro che non godono di questa grazia immensa, ma, anzi, di impegnarci a diffondere la Parola e la Gioia al di là delle proprie cerchie di amici e conoscenti, poiché “una gioia non condivisa è destinata a morire”.

Al termine dell'omelia abbiamo potuto meditare di fronte a Gesù Eucaristico e, grazie alla presenza di una buona quantità di sacerdoti, molti di noi hanno colto l’occasione per celebrare il Sacramento della Riconciliazione.

Successivamente Mons.]Nicolò Anselmi, responsabile diocesano della Pastorale Giovanile, ci ha ricordato che il 2016 sarà l’anno dei “giovani Missionari”, nonché il periodo in cui la città di Genova ospiterà il Convegno Eucaristico Nazionale.

Quindi, in chiusura della serata, il Cardinale ha offerto in dono, a coloro che nel 2016 compiranno 18 anni, una copia del Catechismo della Chiesa Cattolica, una foto di ciascuno di loro insieme a Sua Eminenza e una delle magliette “Genova 2016” (messe in vendita per l’occasione), augurando ai futuri maggiorenni che si possano affacciare all’età adulta con spirito rinnovato.

 

Share/Save/Bookmark

Giovani in cattedrale 2013-12-20Questa sera si è svolta in Cattedrale la veglia d’Avvento, che quest’anno è venuta a coincidere con l’inizio dell’Anno della Famiglia.

Prima dell’incontro vero e proprio sono stati proiettati tre video su uno schermo posto sui gradini del duomo:

Subito dopo si sono aperte le porte della cattedrale e la veglia ha avuto inizio con l’adorazione eucaristica, seguita dalla recita dei primi vespri della I domenica di Avvento.

Al termine dei vespri abbiamo ascoltato la catechesi del card. Angelo Bagnasco, il quale, dopo averci esortato a scoprire la bellezza dei salmi e a pregare con la liturgia delle ore, ha sottolineato il valore dei limiti e dei legami. Si tratta di due realtà che secondo il pensiero della società contemporanea sono negative e costituiscono un ostacolo al pieno sviluppo dell’essere umano. Tuttavia, i nostri limiti ci salvano dal crederci autosufficienti e ci costringono ad andare verso gli altri per chiedere aiuto con umiltà, nella consapevolezza che non possiamo farcela da soli, che abbiamo bisogno gli uni degli altri, dei legami. I legami (famiglia, amici, ecc.) sono la condizione per essere liberi nell’Amore, perché non mortificano l’io,  bensì lo arricchiscono nel “noi”.

A conclusione dell’incontro abbiamo ricevuto due segni: una preghiera di benedizione da recitare a tavola insieme alla famiglia, e una tovaglia della GMG 2013 realizzata da alcune detenute che in carcere vivono la fede e imparano un mestiere.

Grazie, Signore, perché ci inviti sempre a riscoprire la bellezza e l’importanza di essere e fare comunità con il nostro prossimo.

Share/Save/Bookmark

Stasera un gruppetto della nostra comunità parrocchiale ha partecipato alla Veglia Missionaria Diocesana, quest’anno intitolata “Sulle strade del mondo” e presieduta da mons. Marino Poggi.

L’evento si è svolto in quattro momenti:

La testimonianza iniziale di Damiano e Francesca ha descritto l’esperienza della missione nella sua totalità: dagli inizi timorosi fino alla condivisione gioiosa della fede e del vivere quotidiano con la comunità locale, a cui sono arrivati grazie alla fede e al rendersi conto “che il Signore è sempre al tuo fianco e non ha la minima intenzione di lasciarti solo”.

La successiva professione di fede (abbiamo recitato il Simbolo Apostolico) ci ha ricordato che “siamo chiamati a metterci al servizio degli altri per annunciare a tutti l'amore di Dio”, messaggio che è stato rafforzato dalla successiva preghiera del Padre nostro e dallo scambio di un abbraccio di pace tra i partecipanti.

È seguito il momento del mandato missionario, durante il quale alcuni missionari, accompagnati dalla preghiera del celebrante e dell'assemblea, sono stati chiamati a rinnovare il proprio impegno sulle strade del mondo attraverso un gesto simbolico: deporre davanti a un mappamondo gonfiabile un paio di scarpe appartenenti, rispettivamente, a un operaio, a un bambino, a un neonato, a una donna, a un migrante.

Dopo la benedizione e il canto finale Alma misionera siamo stati invitati a dirigerci fuori della Cattedrale e andare insieme per le strade: abbiamo percorso via San Lorenzo fino al Porto Antico, donando ai passanti cartoncini a forma di orme in segno di pace e di speranza. Giunti al Porto Antico, ci siamo disposti in cerchio e abbiamo ascoltato la testimonianza di un giovane e di un frate che l’estate scorsa hanno partecipato alla GMG in Brasile. Per concludere abbiamo cantato l’inno della GMG 2013: Esperança do amanhecer.

Veglia Missionaria 2013Concludo riportando un brano della testimonianza di Damiano e Francesca:

Una volta arrivati in Brasile, abbiamo subito cercato di metterci a lato delle persone che quotidianamente incontravamo nel nostro cammino. Abbiamo camminato con i giovani, le mamme, i bambini, gli studenti, i lavoratori. Abbiamo aperto le porte di casa e anche del nostro cuore a varie persone fortemente necessitate. Abbiamo cercato di annunciare la Parola che, presso questo popolo, ha un valore un po’ diverso rispetto ai canoni comuni: i brasiliani hanno una grande fede e Dio è presente in tutti gli aspetti della vita, spesso complicata. Così il nostro annuncio è sempre stato quello di esserci. Di essere famiglia unita e cristiana. Di essere punto di riferimento dove ce n’era bisogno. Di partecipare, di camminare a fianco, di vivere con questa gente. [..]

È bello infine sapere che si può essere missionari e testimoni anche sulle strade di casa: ovunque c’è bisogno di un appoggio, di un sostegno, di un abbraccio, di un sorriso. Bisogno di Gesù. Come per chi parte per terre lontane, anche in Italia è importante guardare tutto senza lasciarsi sopraffare dalla quotidianità.

La parola che più ci ha accompagnato in questi tre anni di Brasile è partilha, che significa condivisione: si condivide la vita e la fede e, nella condivisione, si cresce; nello spezzare il pane ci si riconosce come fratelli. La cosa meravigliosa è che in questo non troviamo differenze tra Brasile e Italia perché abbiamo condiviso là come stiamo cercando di condividere qua. In tutto questo c’è una riflessione davvero speciale e cioè che la missione è condivisione e la condivisione è vita e la nostra vita è missione: ovunque noi ci troviamo siamo chiamati a vivere e condividere, quindi ad essere missionari.

Share/Save/Bookmark

Incontro educatori 2013Questa sera si è svolto presso la chiesa di San Donato l’annuale incontro degli Educatori proposto dall'Arcidiocesi di Genova.

A introdurre l’incontro, preceduto da un riepilogo di quanto emerso durante le attività pomeridiane di gruppo, è stato don Nicolò Anselmi, responsabile diocesano della Pastorale giovanile. La successiva catechesi, in assenza del card. Bagnasco, convocato a Roma da papa Francesco per un’importante riunione, è stata svolta dal vicario generale mons. Marco Doldi.

Incontro educatori 2013 consegnaSia nell’introduzione, sia nella catechesi, è stato ricordato il senso e il significato dell’essere educatori: educare alla fede è una missione. Educare alla fede, infatti, è simile a ciò che accade nella notte di Pasqua: quando, nell’oscurità, il sacerdote passa tra i fedeli con il cero pasquale acceso e porta la luce di Cristo, a poco a poco quella luce raggiunge tutti; attraverso le candele si diffonde dagli uni agli altri, da pochi a molti,  da chi l’ha ricevuta prima a chi la riceve dopo. Qualcosa di simile accade nella vita quotidiana: la fede non è una dottrina o un’ideologia per cui è sufficiente leggere un libro e si è già preparati, a posto, ma è la luce di Cristo che si riceve e si alimenta per mezzo dei Sacramenti e si trasmette nell'incontro con la testimonianza di una vita santa all’interno della Chiesa. Non siamo i primi, infatti, a trasmettere la fede: ci hanno preceduto altri testimoni che hanno accolto, meditato e vissuto la parola di Gesù e ce l’hanno trasmessa, e da questi possiamo imparare per compiere la missione che ci è affidata. È nelle preghiere del Padre Nostro e del Credo, se recitate con consapevolezza, che troviamo la traccia, il segno di questa “catena di trasmissione” che ci unisce tutti nella Chiesa.

Al termine dell’incontro, a tutti i partecipanti è stato consegnato un segno: la crocetta missionaria con i colori dei cinque continenti. A ciascuno sono stati dati anche il calendario delle attività per i giovani 2013/2014 e la lettera scritta dall'Arcivescovo per l'anno della famiglia.

Vedi le foto dell’incontro sulla pagina facebook de Il Cittadino.

Veglia di preghiera per la pace

Share/Save/Bookmark

Veglia pace cattedraleQuesta sera in Cattedrale abbiamo partecipato alla veglia di digiuno e preghiera per la pace in Siria e in Medio Oriente chiesta da papa Francesco.

C’eravamo in una decina della parrocchia: parte del Gruppo Giovani e altri parrocchiani.

La veglia è iniziata con il rosario, recitato sui gradini della Cattedrale: ad ogni mistero un breve commento da parte di testimoni di iniziative di pace.

Ha fatto seguito la Santa Messa, presieduta dal cardinale Arcivescovo e concelebrata da una quarantina di presbiteri. Quindi l'Adorazione eucaristica, accompagnata dalla lettura di brani della [[Pacem in Terris]] e da significative testimonianze.

La veglia si è conclusa con la recita dell'Ufficio delle Letture e le parole conclusive del card. Bagnasco.

Mi ha colpito il fatto che la maggior parte delle persone – i partecipanti sono stai quasi un migliaio – si sono fermati fino alla fine; e in tutto la preghiera è durata quattro ore e mezza.

Mentre il nostro gruppo era in Cattedrale, un’altra ventina di parrocchiani ha seguito nella nostra chiesa parrocchiale la diretta della veglia guidata dal papa in piazza San Pietro; in maniera diversa da noi hanno vissuto anche loro un momento toccante e significativo.

Grazie, Signore, per il dono della pace. E grazie per tanti fratelli e sorelle che credono nella forza della preghiera!

Share/Save/Bookmark

10-PiazzeGenova-Dopo la Staffetta della Fratellanza e in sostituzione dell’incontro mensile del gruppo giovani, abbiamo partecipato in piazza Matteotti all’evento “Dieci Piazze per Dieci Comandamenti – Non Rubare”, organizzato dal Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia e patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

Dieci_Piazze_2013-06-22--23.27.50Per noi giovani, che eravamo arrivati con leggero ritardo, è stato molto costruttivo ascoltare il videomessaggio di papa Francesco, i brani letterari sul settimo comandamento – scelto per l’evento di Genova – e le testimonianze di conversione rese da persone che avevano vissuto esperienze dure (carcere, disoccupazione, immigrazione) e hanno trovato nuova vita in Cristo.

Dieci_Piazze_2013-06-22--23.26.37La serata è culminata con l’accensione delle candele che hanno accompagnato i canti del Rinnovamento e il momento di preghiera comune per la città di Genova.

Staffetta della Fratellanza

Share/Save/Bookmark

Staffetta_fratellanza_2013-06-22--17.33.37Oggi il gruppo giovani ha partecipato alla Staffetta della Fratellanza organizzata dalla pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Genova. Si è trattato di una gara non competitiva aperta a tutte le età; vi hanno preso parte 11 squadre, ciascuna formata da tre persone.

Dopo l’iscrizione, alle ore 15 in piazza San Lorenzo, ognuno dei partecipanti ha espresso liberamente su un foglietto il proprio pensiero sulla fratellanza. Alle 16 si è svolto il giro di ricognizione del percorso (piazza San Lorenzo – piazza de Ferrari – piazza S. Matteo – Porto Antico – piazza San Lorenzo) e alle 16.50 è iniziata la gara.

Noi di San Giuseppe al Lagaccio eravamo in sette, quindi abbiamo presentato due squadre. Non abbiamo vinto la gara, ma Josué, Isabel e Lucía hanno vinto il premio speciale assegnato alla squadra multietnica! Anche la squadra di Rocco, che si era unito a due adulti in cerca di un terzo componente, ha ricevuto un premio speciale: quello per la squadra più “anziana”!

Al termine della premiazione, i “testimoni” che ogni squadra si era passata durante la corsa (non si trattava di bastoncini di legno, come accade di regola, ma di cordoncini bianchi) sono stati legati insieme come segno di fratellanza.

Grazie, Signore, per questa “faticosa” – ma intensa – esperienza di fede, condivisione e sport vero.

 

Preti in gita con il loro Vescovo

Share/Save/Bookmark

gita_preti_2013-06-03-16-37-40I giorni di ieri e oggi sono stati dedicati dall'Arcivescovo a passare due giorni con noi loro preti.

L’iniziativa era rivolta ai preti over ten, cioè a quelli con più di dieci anni di ordinazione (i preti sotto i dieci anni hanno momenti specifici per loro).

gita_preti_2013-06-03-10-30-26La gita ha riguardato l'Abbazia di Novalesa, dove è priore don Paolo Maria Gionta, di origini genovesi, la Sacra di San Michele, e il Santuario della Madonna dei Laghi di Avigliana.

La compagnia è stata ottima, e ottima anche la cucina nei vari posti dove abbiamo mangiato. L’Arcivescovo, come sempre, si è dimostrato una persona squisita, tutti noi lo sentiamo nostro padre oltre che nostro Vescovo.

gita_preti_2013-06-03-11-53-07Grazie, Signore, per il card. Bagnasco e per questo momento di bella fraternità sacerdotale.

Vedi tutte le foto della due giorni.