Questa mattina, alla messa delle 11, il nostro parroco don Paolo ha celebrato l’ultima Messa domenicale nella nostra parrocchia.
Il distacco è fonte di tristezza, perché un sacerdote che per anni è stato pastore di una comunità, ha imparato ad amarla, a costruire legami con le persone a volte anche di familiarità e di amicizia.
Il dover lasciare e ripartire altrove è anche nel DNA dei sacerdoti che, come don Paolo, sono testimoni e discepoli di Gesù.
La partecipazione alla celebrazione Eucaristica è stata numerosa, ognuno di noi ha voluto presenziare per testimoniare l’affetto e il ringraziamento a don Paolo per tutto ciò che ha saputo dare alla comunità durante il suo ministero pastorale.
Don Paolo è stato per noi un fratello, un amico, ma soprattutto un testimone di fede. Ad ognuno di noi rimarrà impresso il suo sorriso, il suo abbraccio che fin dal giorno del suo arrivo ci ha saputo dare. Ha sempre agito con la consapevolezza e la responsabilità di rappresentare il Signore con il desiderio che regnasse la pace tra noi.
Tanti sono stati i momenti di preghiera, di gioia, di festa, di gioco e di risate, alternati a quelli di dolore per la perdita di persone care della nostra parrocchia.
Si è sempre ricordato degli ultimi, degli ammalati che andava puntualmente a trovare negli ospedali o nelle case per portare l’Eucaristia.
Il gruppo giovani e quello delle catechiste ha voluto affidarlo al Signore nella preghiera dei fedeli, ma due momenti molto toccanti sono stati quando Lina ha letto una preghiera a nome di tutta la comunità per ringraziare il Signore per il tempo che abbiamo vissuto insieme a don Paolo, e alla fine della celebrazione quando Martina ha letto un ringraziamento a nome di tutti.
In modo particolare noi catechiste, abbiamo voluto dirgli il nostro grazie per averci guidato ed essere stato sempre presente nel nostro gruppo, con un piccolo pensiero fatto col cuore: un ingrandimento di foto che rappresentano vari momenti dei nostri incontri, affinché possa sempre ricordarsi di noi.
Grazie don Paolo per averci voluto bene, continua a ricordarti di noi nella preghiera, così come noi ci ricorderemo di te. Ti auguriamo un buon cammino nella nuova comunità che ha bisogno di te e che ti aspetta per darti il suo affetto, e noi faremo lo stesso con padre Angelo. Il Signore ti assista con la Sua grazia e ti sostenga sempre con la forza del Suo Spirito.
Argomenti: Messe, Saluto don Paolo
Categorie: Vita parrocchiale
Un commento
Ieri sera abbiamo concluso l’anno con i ragazzi che hanno ricevuto la S. Cresima, mangiando insieme una pizza.
Purtroppo, mancava la nostra guida, il nostro parroco don Paolo, e mancava anche Nina che con me ha portato avanti il gruppo in questi anni.
Tutto si è svolto all’insegna dell’allegria e del divertimento. Rosanna ed io abbiamo organizzato alcuni giochi simpatici da rendere vivace la serata; con lei potranno unirsi al gruppo del dopo-cresima.
Una gradita sorpresa è stata la torta di Patrizia fatto, fatta con tanto amore e veramente squisita. La foto ricordo dei ragazzi e il pensiero che hanno voluto donarci sono stati momenti di commozione e di gioia.
Con la preghiera del Padre Nostro, in cerchio, si è conclusa la serata.
Ringrazio il Signore per questi anni passati insieme, per questo gruppo che abbiamo visto crescere non solo in altezza, ma anche nella [fede]].
Prego affinché questa festa non sia un finale, ma la tappa significativa di un cammino con il Signore che duri tutta la vita!!!
Argomenti: Catechismo, Cresimati, Cresime, Pizze
Categorie: Vita parrocchiale
Oggi la nostra parrocchia è in festa perché dieci ragazzi, dopo essere stati accolti nella Chiesa il giorno del loro Battesimo, hanno ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che li ha confermati cristiani nella Cresima.
Il Sacramento è stato amministrato da S. E. il Card. Angelo Bagnasco, che i ragazzi avevano avuto già conosciuto durante il ritiro alla Madonna della Guardia. Per tutti noi la presenza del nostro arcivescovo è sempre molto gradita e importante: è il pastore della nostra diocesi, è il successore degli apostoli, che il giorno di Pentecoste hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo (Atti 1,8; 2,4).
L’omelia del Cardinale è stata a tratti molto esigente, ma al tempo stesso veniva dal cuore: “Il vostro cammino cristiano non sarà sempre facile, ha detto, incontrerete difficoltà, tribolazioni, ma queste tribolazioni fanno parte della strada per seguire Gesù, dobbiamo lasciare che lo Spirito ci trasformi, che ci dia coraggio di andare controcorrente”. Ha poi portato l’esempio di alcuni giovani egiziani, uccisi perché cristiani; quei giovani sono stati posti di fronte alla terribile alternativa tra la conversione all’islam e la morte, ed hanno risposto che avrebbero seguito Gesù fino alla morte. Hanno detto “Noi amiamo, Gesù!” ed hanno pagato con la vita.
Il Cardinale ha fatto anche l’esempio che seguire Gesù è come un sentiero tortuoso in salita, faticoso; a volte ci si inciampa, poi ci si rialza per arrivare alla vetta e quando si arriva in cima… che panorama meraviglioso! La nostra vetta è Gesù!
Il Cardinale ha poi raccomandato ai ragazzi di testimoniare la loro fede, senza paura: a scuola, in palestra, con gli amici, anche a costo di essere derisi. Ha lanciato questo messaggio “Non abbiate paura!”.
Chiamati uno per uno, i ragazzi hanno pronunciato il loro “eccomi”; il vescovo ha allora imposto le mani su di loro ed ha invocato lo Spirito Santo, dopodiché li ha segnati in fronte con il crisma, segno della conferma del nostro Battesimo. I padrini e le madrine tenevano la mano sulla spalla dei loro figliocci in segno di accompagnamento dei ragazzi nella loro crescita di fede. Dopo le parole “Ricevi il Sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”, il vescovo ha dato ad ogni cresimando uno schiaffetto simbolico, ad annunciare la fortezza con cui saranno chiamati a dare testimonianza.
Ringrazio il Signore per questi ragazzi: ognuno di loro ha dei talenti che può mettere a frutto nella nostra parrocchia, nella Chiesa; tutti speriamo che continuino il loro cammino per testimoniare l’Amore di Gesù, con quel coraggio, quella fortezza che hanno ricevuto nello Spirito Santo.
Vogliamo anche ringraziare Rosanna e Giuliana per il loro impegno catechistico quando il gruppo era diviso in due parti.
Io e Nina abbiamo cercato in questi anni di “seminare” in questi ragazzi, nella speranza che quel piccolo seme cresca e non secchi mai; la nostra fede infatti è come una piantina, va sempre innaffiata per far sì che non secchi e muoia.
Oggi, si è svolto il ritiro dei cresimandi al Santuario della Madonna della Guardia, una giornata a conclusione della preparazione per ricevere il Sacramento della Cresima; con loro c’erano anche i genitori, i padrini e madrine, e i nonni.
È stata una giornata intensa di riflessione sul dono-presenza dello Spirito Santo nella vita di ognuno, perché ricevere la Cresima non è un rito, ma è la scelta di uno stile di vita: il cresimato è una persona che segue Gesù, ne ascolta la parola, ne imita le scelte. La Cresima conferma, cioè rafforza e porta a compimento, ciò che è iniziato nel Battesimo. Se il Battesimo è il Sacramento della partenza, la Cresima è il Sacramento del cammino spirituale e della testimonianza.
Io e Nina abbiamo seguito questi ragazzi per ben tre anni: tre anni intensi, impegnativi, in quanto anni di cambiamenti, da bambini a ragazzi, inseriti in un mondo che di tutto parla, tranne che di Gesù. Sono un gruppo di ragazzi svegli, vivaci, ma ragazzi che hanno tanta buona volontà, affiancati dai loro genitori, sempre presenti.
Il ritiro è iniziato alla presenza del Signore, prima recitando il rosario insieme con tutti i fedeli della diocesi, e poi con la S. Messa celebrata da S.E. il Card. Angelo Bagnasco.
Dopo la Messa ci siamo radunati in una saletta; abbiamo diviso genitori e ragazzi in tre squadre per fare il gioco dei peccati e dei valori, quando all’improvviso abbiamo visto entrare il Cardinale, che è stato invitato da don Paolo a stare un po’ con noi per parlare con i ragazzi. Sua Eminenza ha fatto alcune domande in modo simpatico, poi ha parlato della sua vita, molto semplicemente, tanto che i ragazzi l’hanno ascoltato con molta attenzione. Mi ha colpito molto quando ha detto loro: “Nella vita avrete delle sofferenze, farete fatica, sacrifici… Niente si ottiene facilmente…, la vita è così, è bella, ma ogni cosa va conquistata! Dovete affidarvi allo Spirito Santo che vi guiderà in ogni momento”. Il cardinale è stato cordiale e paziente nel fare insieme ad ogni ragazzo una foto ricordo!
Dopo l’intervento del Cardinale e il gioco che era in programma, don Paolo ha proposto di vedere un cortometraggio intitolato “Il circo della farfalla”, che ha commosso tutti i presenti perché trasmette importanti riflessioni sulla vita. L’interprete principale è NickVujicic, nel film Will, l’uomo nato senza arti, che è tale anche nella vita reale. Questo film ci ha fatto capire che c’è la tendenza a guardare noi stessi concentrandoci su cosa non va, su ciò che ci manca, mentre ognuno di noi possiede infinite potenzialità e punti di forza che possono emergere e fare cambiare la visione che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda. “Se non ricevi un miracolo… diventalo!” (Nick Vujicic).
Al cortometraggio è seguito il video della testimonianza di Nick; esso si conclude con questi che dice: “Quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano in volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano (Isaia 40, 29-31). Quindi non ho bisogno di braccia e gambe, ma ho solo bisogno delle ali dello Spirito Santo. Non scoraggiarti! Dio non ti abbandonerà mai!”.
I tempi della riflessione e della preghiera si sono alternati a momenti di risate, di canti di animazione e di condivisione.
Un altro momento intenso l’abbiamo vissuto nel pomeriggio, quando ci siamo raccolti nella cappella per celebrare il Sacramento della Penitenza. Ogni ragazzo che si confessava deponeva una pietra ai piedi dell’altare, a rappresentare il peccato, e accendeva un lumino, che rappresentava il perdono di Gesù; nello stesso tempo con Rosanna e Nina abbiamo alternato canti e letto alcune storielle per capire meglio alcuni aspetti della nostra fede.
Il ritiro si è concluso con la preghiera finale di invocazione allo Spirito e di affidamento alla Madonna.
Signore, voglio ringraziarti per Ilaria, Alessandro, Giuseppe, Nicolas, Maicol, Annahi, Alessio, Esperanza, Simone: fa che non si stanchino mai di testimoniare il tuo Amore.
Spirito Santo, scendi su di loro e fa che possano essere le tue mani per accarezzare e consolare chi soffre, i tuoi piedi per andare incontro ai poveri, la tua voce per portare la Tua Parola.
Signore, voglio ringraziarti per don Paolo, che ci ha guidato e aiutato a capire meglio quanto è grande questo dono che Gesù ha pensato per noi.
Vedi tutte le foto del ritiro.
La settimana scorsa e oggi pomeriggio nella nostra Parrocchia si è concluso l’anno catechistico: ogni catechista nel proprio gruppo e secondo la propria fantasia ha trovato una maniera di concludere l’anno catechistico ringraziando il Signore per l’anno vissuto insieme.
I catechisti accompagnano i bambini in questo cammino, si affiancano a loro e cercano di trasmettere la Parola di Gesù, che deve essere il faro nella loro vita. Seguendo la Sua Parola non potranno mai sbagliare, non si sentiranno mai soli. Gesù è il nostro amico, ed è per questo che “conclusione” non è la parola esatta, sarebbe opportuno dire “tappa”, “momento di sosta”, per prendere fiato e proseguire questo cammino di amicizia che durerà per sempre.
Gesù non va in vacanza!
Per questo ringraziamo Gesù:
per i bambini che hanno iniziato il primo anno di catechismo, perché hanno imparato ad amarlo e a camminare con Lui,
per i bambini che hanno celebrato la prima riconciliazione, perché hanno imparato che se si sbaglia e siamo pentiti, Gesù ci perdona,
per i bambini che hanno ricevuto Gesù per la prima volta nell’Eucaristia, perché possano rimanere uniti a Lui come i tralci alla vite,
per i ragazzi che hanno iniziato il cammino verso la S. Cresima, perché lo Spirito Santo illumini le loro menti per comprendere meglio la Sua Parola,
per i ragazzi che riceveranno la S. Cresima fra pochi giorni, perché lo Spirito Santo che scenderà su di loro li aiuti a testimoniare il Suo Amore.
Grazie Signore per questo anno catechistico: ti preghiamo anche per noi catechiste che accompagniamo questi bambini, fa che possiamo essere sempre più testimoni e capaci di donare gioia e amore.
Oggi in centro si è svolto il Giubileo dei ragazzi del catechismo e delle loro famiglie per l'Anno Santo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco.
Eravamo circa 7.000 tra giovani, genitori, educatori e catechisti. Una grande festa per Gesù!
Ognuno di noi aveva un foulard colorato, segno di appartenenza ad un gruppo di catechismo: giallo per i bambini in preparazione alla Prima Comunione, azzurro per i bambini che hanno fatto la Comunione e post Comunione, e rosso per i ragazzi della Cresima.
Ogni gruppo era diviso da striscioni che portavano le scritte: Dio è amore – Dio ti ama – Dio è misericordia.
Dalla nostra Parrocchia è partito un bel gruppo di bambini, di genitori e di catechiste, e siamo arrivati ai giardini della Stazione Brignole, dove c’era una fiumana di persone provenienti dalle altre parrocchie. Ognuno aveva costruito secondo la propria fantasia un simbolo con messaggi da donare alle persone lungo il percorso. Noi abbiamo consegnato cuori in segno dell’Amore di Dio, orme di piedi in segno del nostro cammino, e colombe bianche simbolo dello Spirito Santo.
La processione è stata un’esplosione di gioia a testimonianza dell’Amore di Dio e della Sua Misericordia, e una gioia così grande non la si poteva tenere per noi, così abbiamo voluto donarla anche agli altri.
In Via XX Settembre abbiamo sventolato i foulard colorati, gli striscioni, e mentre camminavamo intonavamo canti festosi! La nostra Parrocchia aveva uno striscione che riportava il nome, molto bello e colorato. L’ha preparato il gruppo dei cresimati.
In Piazza Matteotti siamo stati accolti da don Roberto, un giovane curato che ha animato un momento gioioso di canto e balli. Poi è iniziata la Messa, che è stata presieduta dal nostro arcivescovo, il card. Angelo Bagnasco. Nell'omelia il vescovo ha sottolineato l’importanza di tre parole: miracolo, capolavoro, insieme: “Noi siamo il miracolo di Dio, del Suo Amore, un capolavoro di bontà e bellezza, non da soli, ma insieme”. Dobbiamo camminare insieme, ha detto il cardinale, nelle nostre famiglie, insieme ai papà e alle mamme, e ha messo in risalto l’importanza dei nonni, che ha definito una grazia. Dobbiamo camminare insieme anche nelle comunità parrocchiali. Ha concluso dicendo: “Voi siete un grande messaggio, un sorriso, una luce. Voi con le vostre famiglie e le vostre comunità cristiane”.
Finita la Messa, ci siamo avviati in processione per attraversare la Porta Santa. Questo passaggio, non è soltanto un rito: attraversare la “Porta”, che rappresenta Gesù, è passare dal peccato alla grazia, ed è l’impegno di testimoniare sentimenti di misericordia, compiendo opere concrete di aiuto e perdono.
La Notizia buona che questo Giubileo vuol gridare al mondo, come abbiamo fatto, è: Gesù ci ama! Alleluia!
Grazie Gesù, del Tuo Amore!
Argomenti: Catechismo, Catechiste, Giubileo della Misericordia
Categorie: Iniziative diocesane
Anche quest’anno nella nostra parrocchia si è svolto il ritiro dei bambini della prima Comunione: una giornata per comprendere meglio il significato dell'Eucaristia.
In mattinata, Rino ha letto e commentato il brano della prima lettera ai Corinzi (11, 23-26) e ha fatto fare il ripasso delle domandine sulla Comunione: con Rosanna e Fina invece i bambini hanno fatto le prove dei canti. Le catechiste poi hanno diviso i bambini in tre squadre: rossi, gialli e azzurri.
Don Paolo insieme ad Anna C. ha fatto una scenetta come esempio di come ci si confessa. È molto importante ricordare ai bambini la confessione, soprattutto il significato di questo sacramento. I bambini sono sempre molto attenti a tutti i particolari, che hanno poi condiviso insieme a don Paolo.
Alle 11 tutti in chiesa per la Santa Messa! Prima dell'omelia i bambini sono stati presentati alla comunità, e hanno risposto alla chiamata pronunciando il loro “eccomi!”.
Dopo il pranzo e i giochi organizzati da Rino e Dora si è cominciata a costruire una catena di cartoncini colorati: ogni anello corrispondeva al nome di un bambino, di una catechista e di don Paolo. Tra i nomi inseriti c’era anche quello di Gesù. Questo per far comprendere che, come quegli anelli uniti tutti insieme formano una catena, così anche noi siamo uniti insieme a Gesù nella Comunione.
A questo punto, sono cominciati gli “esamini” finali con don Paolo, i bambini entravano uno alla volta, mentre i bambini insieme con le catechiste leggevano ed esprimevano il significato di alcune storielle sull’Eucaristia. E una parte dei bambini ha preparato la storiella finale da rappresentare ai genitori con l’aiuto di immagini e con una breve spiegazione.
Dopo la merenda si è svolto un gioco a quiz con domande sulla Prima Comunione. Questo gioco li ha appassionati molto, c’era molta competizione tra loro, perché le sapevano tutte!!!!
Nel frattempo, don Enrico Ciangherotti ha dialogato sul significato della Comunione con i genitori dei bambini. Alla fine i genitori si sono uniti ai loro figli nel salone parrocchiale per assistere alla rappresentazione della storiella che riguardava il significato dell'”offerta”. La storia parlava di un bambino africano che al momento della raccolta in chiesa, non avendo nulla da mettere nel cestino, ha messo se stesso dicendo: “La sola cosa che possiedo, la dono in offerta al Signore”. I bambini sono stati bravi a rappresentarla, e a spiegarne il significato. Quando portiamo all'altare il pane e il vino sono simbolo della fatica e del lavoro degli uomini, offriamo i nostri sacrifici, le nostre preoccupazioni e le uniamo al sacrificio di Gesù.
Con la premiazione delle squadre, gli avvisi finali e la preghiera si è concluso il ritiro.
Grazie Signore per questi bambini, fa’ che rimangano sempre nel tuo amore.
Grazie Signore per i loro genitori, che li hanno sostenuti in questo cammino.
Vedi tutte le foto del ritiro.
Argomenti: Catechismo, Prima Comunione, Ritiri
Categorie: Vita parrocchiale
Nella nostra parrocchia, anche quest’anno, durante la S. Messa abbiamo vissuto un momento forte: la Giornata Missionaria dei Ragazzi, giorno in cui la Chiesa unisce alla preghiera la raccolta di offerte per i piccoli del mondo, coinvolgendo i ragazzi e rendendoli protagonisti della Missione.
Le catechiste e i ragazzi del dopo-cresima hanno addobbato la chiesa facendo in modo che chiunque vi entrasse capisse che c’era aria di festa e di gioia.
Alle colonne vi era appeso un manifesto raffigurante un ragazzo sul mondo che si guarda allo specchio, e nello specchiarsi vede l’immagine di Gesù. Sul manifesto poi vi è una scritta: “Poveri come Gesù”. Il significato è molto importante non solo per i ragazzi, ma per tutti noi, come scrive San Paolo alla comunità di Filippi:
Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,
il quale, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce. (Fil. 2, 6-11)
“Poveri come Gesù” significa condividere la propria vita con tutta l’umanità, a partire dai poveri e dagli ultimi. Il ragazzo nello specchio non vede se stesso, ma Gesù che si identifica con i piccoli, gli indifesi.
Vicino all’ambone vi erano delle stoffe colorate raffiguranti i cinque continenti: bianco-Europa, rosso-America, verde-Africa, giallo-Asia, blu-Oceania, e vicino un mappamondo, a ricordarci che dobbiamo essere uniti ad aiutare i piccoli del mondo.
In alto, appesa tra due colonne vi era la scritta “I ragazzi aiutano i ragazzi”, fatta proprio dai ragazzi del dopo-cresima: dava veramente un’aria di gioia.
Sempre gli stessi ragazzi, con un contributo anche dei ragazzi cresimandi, hanno preparato un “banchetto” con vari oggetti per la vendita e distribuito un’immaginetta con una preghiera a chi entrava per la Messa.
Durante la celebrazione, come da qualche domenica a questa parte, i ragazzi e i bambini del catechismo hanno fatto la raccolta per i bambini delle missioni, portandola poi nella processione offertoriale insieme al pane e al vino.
Dopo la Comunione, don Paolo ha invitato l’assemblea a leggere insieme la preghiera sul retro dell’immaginetta.
A fine Messa, poi, è stato consegnato ad ogni bambino/ragazzo un palloncino colorato con la scritta “ragazzi missionari”.
Grazie Signore per tutti i ragazzi e per i bambini che hanno partecipato, e fa che non dimentichino mai i piccoli del mondo: i bambini che non possono andare a scuola, i malati, i bambini lavoratori, i perseguitati per fede, coloro che fuggono dalle guerre e che sono malnutriti, i bambini che soffrono la fame. Fa’, O Signore, che anche noi adulti siamo attenti a queste sofferenze.
Nella nostra parrocchia, durante la celebrazione eucaristica della quarta domenica di avvento, don Paolo ha benedetto i bambinelli che ognuno ha portato nelle proprie case per deporre nel presepe la notte di Natale per trasformare le nostre famiglie in luogo di vera accoglienza del Figlio di Dio.
Durante la celebrazione della S. Messa di Natale anche nel presepe in chiesa è stato deposto Gesù Bambino. “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama”, cantavano gli angeli. Che Gesù porti gioia in ogni famiglia, conforto agli ammalati, amore a chi è solo e pace su tutta la terra!
All’esterno della nostra chiesa, dei volontari hanno costruito una piccola capanna con Maria, Giuseppe; Gesù Bambino è stato scoperto proprio a Natale. Quella capanna vuole ricordare a tutti coloro che passano che Gesù è nato! Dio si è fatto uomo per tutti, proprio tutti, anche per chi ha una fede da riscoprire, per chi ha bisogno di riaccendere quella luce che si è affievolita. Più di una volta ho visto persone farsi il segno della croce passando davanti a Gesù Bambino. Guardando a quel Bambino riacquistiamo fiducia e speranza perché avvertiamo la presenza di un Dio capace di farsi piccolo, per farsi vicino ad ogni uomo. L’unica condizione che viene richiesta è quella di farsi piccoli, chinarsi per abbracciarlo, tenerlo tra le braccia e prostrarsi davanti a Lui per adorarlo.
Questi gesti sono molto importanti, ci rendono più consapevoli dell’importanza di “fare il presepio” . Dobbiamo preparare la “culla “ e accogliere quel Bambino nel nostro cuore. Che significato potrebbe avere il Natale senza il Festeggiato? Che cosa servirebbe scambiarsi o ricevere regali se manca il segno del Dono Vero che riceviamo e che ci trasforma in dono per gli altri, ovvero, il Bambino Gesù?
Gesù Bambino, vieni dentro di noi e cambia i nostri cuori, fa che possiamo essere dono per gli altri.
Anche quest’anno, nella nostra parrocchia, abbiamo voluto dare un segno alla comunità del cammino che ci prepara alla nascita di Gesù.
La corona d’Avvento ci accompagna nelle quattro domeniche di preparazione al Natale: è il segno dell’attesa della luce di Gesù, che viene per illuminare i nostri cuori.
Le quattro candele, che si accendono progressivamente nelle varie domeniche, sono simbolo del Signore che viene e della crescente gioia dell’umanità che attende il Redentore.
La fiamma accesa comunica gioia ai bambini e agli adulti e fa sentire la vicinanza di Dio.
Oggi, la candela della seconda domenica ci ricorda le parole di San Giovanni Battista: “Raddrizzate i sentieri”. Dobbiamo accogliere l’invito e riuscire a spianare la strada del nostro cuore togliendo gli ostacoli che ci impediscono di diventare come Gesù ci vuole.
Un ringraziamento particolare alle catechiste Fina e Nina che, con il loro impegno e soprattutto con il loro cuore, hanno reso più evidente questo simbolo della nostra fede.
Vieni Signore Gesù!
sabato
28
Novembre
2015
Il Cardinale incontra i ragazzi della Cresima: Custodi del mondo che ci è donato!
Oggi si è svolto l’annuale incontro di S. E. il Card. Angelo Bagnasco con i cresimandi e i cresimati in Cattedrale. Il tema era desunto dall’enciclica di Papa Francesco Laudato sii, che parla della responsabilità che l’umanità deve vivere verso il creato.
Anche la nostra parrocchia ha preso parte all’incontro. Con Rosanna abbiamo accompagnato un gruppetto composto da alcuni ragazzi/e della nostra parrocchia. Il ritrovo era in Piazza San Lorenzo per una grande caccia al tesoro per le strade dei vicoli del centro. Formati i gruppi e consegnate le mappe delle vie, siamo partiti! C’erano molti gruppi di ragazzi di altre parrocchie, è stata una gioia vedere tanti giovani accorsi per giocare e pregare tutti insieme!
Il gioco consisteva nel rispondere a domande formulate da ragazzi incaricati situati in vari punti del centro storico: alla risposta corretta si riceveva una lettera dell’alfabeto; le lettere tutte insieme, in totale dieci, alla fine del gioco avrebbero formato una frase che era proprio il titolo dell’Enciclica del Papa Laudato sii.
I nostri ragazzi se la sono cavata benissimo e velocemente, e a metà del gioco ci ha raggiunti don Paolo che ha dato anche lui il suo contributo per la riuscita!
Terminato il gioco siamo entrati nella Cattedrale per un momento di preghiera e per l’incontro con il Vescovo. La Cattedrale era piena! Vi era un grande cartellone raffigurante il mondo, e ai piedi del cartellone nei vari momenti di preghiera sono stati posati alcuni simboli.
Dopo aver ascoltato la Parola di Dio ha fatto la riflessione il Cardinale, facendo domande ad alcuni ragazzi per comprendere meglio l’impegno di tutti per rispettare, conservare, custodire il tesoro della creazione, la “casa comune” di tutti noi, come Papa Francesco l’ha voluta definire.
Ed effettivamente tutto quello che ci circonda è un dono che si rinnova ogni giorno, ha osservato il Cardinale, e si è raccomandato ai ragazzi di non dimenticarsi di dire “grazie” ai loro genitori.
Il Cardinale ha aggiunto che non si deve dimenticare il rispetto verso gli animali, i prati, le strade, gli oggetti di ogni genere: non sciupare le cose di casa, non sprecare l’acqua, non buttare nulla per strada… ma il rispetto si allarga a tutti, anche alle persone, quindi non offendere, non ferire con le parole, non mancare di rispetto agli amici, alle persone anziane, ecc.
Infine il cardinale ha ricordato che tutto ciò che abbiamo è dono di Dio e del Suo grande Amore per noi, e che dobbiamo ringraziarlo continuamente a parole e con gesti concreti che dimostrino il nostro impegno nella cura del creato.
Dopo la nostra professione di fede abbiamo recitato la preghiera di Papa Francesco per il creato:
Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature,
che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza
e della tua tenerezza.
Laudato, si’!
Figlio di Dio, Gesù,
da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria,
ti sei fatto parte di questa terra,
e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura
con la tua gloria di risorto.
Laudato, si’!
Spirito Santo, che con la tua luce
orienti questo mondo verso l’amore del Padre
e accompagni il gemito della creazione,
tu pure vivi nei nostri cuori
per spingerci al bene.
Laudato, si’!
Signore, ti ringrazio per questa giornata, ti prego per tutti i giovani, in particolare per i nostri ragazzi che quest’anno riceveranno la Santa Cresima: custodiscili nel Tuo Amore. Fa’ che ascoltino sempre la Tua voce, rendili capaci di testimoniare il Vangelo, senza paura, sapendo di averTi sempre al loro fianco!
Argomenti: Angelo Bagnasco, Cattedrale, Cresimandi, Cresimati
Categorie: Iniziative diocesane
Oggi, nella nostra comunità parrocchiale, si è vissuto un momento molto bello: la consegna dei Vangelini ai bambini di 2ª elementare.
Un gesto molto semplice, ma ricco di significato: ricevere il Vangelo è importante nella vita di questi bambini, è la Parola di Dio che viene consegnata loro. Ciascuno di loro si impegna ad ascoltarla e a metterla in pratica nella propria vita.
Il Vangelo narra la vita di Gesù, dalla sua nascita alla sua morte e risurrezione. È il testo più prezioso che la Chiesa possiede, e Papa Francesco ci chiede di portarlo sempre con noi perché è uno strumento troppo prezioso per la nostra fede.
Le catechiste di questi bambini, Sara, Fina e Lina, insieme a don Paolo hanno preparato con molta cura la dedica su ogni Vangelo, per far capire quanto sia importante riceverlo e che esso deve diventare luce per il loro cammino.
Durante la Messa, al momento della presentazione dei doni, Sara e Lina hanno portati i vangelini all'altare e al termine della S. Messa don Paolo li ha benedetti e consegnati ai bambini chiamandoli per nome uno ad uno.
Un’emozione per tutti noi presenti e per le loro catechiste! Un dono e un impegno per la lettura personale, a catechismo e in famiglia.
Grazie Gesù per questi bambini e per le loro famiglie!
Signore Gesù, non è facile risponderti “eccomi”, ma se pensiamo al coraggio di Abramo, all'obbedienza di Mosè, alla disponibilità di Samuele ed all’accoglienza di Maria tua madre prendiamo forza per dirti con tutto il cuore “Eccomi! Cosa vuoi che io faccia?”
Questa domenica, durante la S. Messa, insieme al pane e al vino è stato portato all’offertorio il cartellone su cui la settimana scorsa i bambini del catechismo hanno apposto il loro “eccomi”, come segno che ascoltando la voce di Gesù hanno deciso di seguirlo!
Il Signore ci chiama ogni giorno! la chiamata di Dio non è un’imposizione, ma una possibilità di libertà e di amore. Dio si presenta con un “se vuoi”. E noi vogliamo seguirlo!!
Con questo spirito ogni gruppo di catechismo, nel proprio giorno, ha dato inizio agli incontri con una celebrazione alla quale hanno partecipato i bambini, i loro genitori e le catechiste. Don Paolo ha guidato questo momento di preghiera e ci ha aiutato a riflettere su questo cammino intrapreso, per conoscere Gesù e vivere l’amicizia con Lui.
Abbia letto un brano della Parola di Dio: la vocazione di Samuele (1Sam 3,4-11): è stato letto in maniera dialogata: una catechista faceva la parte del narratore, un genitore quella del vecchio Eli, un bambino quella del piccolo Samuele, il sacerdote quella di Dio. Il racconto ci ha fatto capire che anche nei nostri incontri di quest’anno Gesù ci chiama sempre, ci parla e aspetta il nostro “eccomi”.
Alla parete era appeso un cartellone, al cui centro le catechiste hanno composto con lettere grandi la parola “eccoci”, e, dopo aver formulato alcune preghiere, i bambini hanno incollato il loro cartoncino con scritto “eccomi” e il loro nome.
Abbiamo concluso la celebrazione con la preghiera del Padre Nostro e il canto “Ti ringrazio”: abbiamo detto il nostro “grazie” a Gesù per aver potuto vivere questo bel momento.
Domenica prossima porteremo il cartellone con tutti gli “eccomi” dei bambini insieme al pane e al vino nella Messa.
Grazie Signore per questa bella attività!
Ricordate che alla Messa delle 11 di domenica scorsa abbiamo inaugurato l’anno catechistico. Al termine i bambini hanno marchiato con le impronte delle loro mani un grosso cartellone al centro del quale era situato un’immagine di Gesù che abbraccia il mondo.
Questa mattina, sempre alla fine della messa delle 11, il cartellone è stato posizionato all’esterno della chiesa, sopra la porta principale, per dire a tutti che vogliamo seguire Gesù!!
In processione, chierichetti, bambini, catechiste e tutte le persone presenti, ci siamo recati all’esterno.
Mentre il cartellone veniva issato il coro con le chitarre ha intonato il canto Camminerò, e i bambini hanno sventolato i fazzolettini colorati in segno di festa!!
Grazie Gesù per questi momenti, sono piccoli gesti, accettali. Ti affidiamo i nostri bambini e le loro famiglie!
Oggi la nostra parrocchia ha vissuto un giorno di festa e di gioia per l’inizio dell’anno catechistico insieme ai bambini, ai ragazzi e ai loro genitori.
La Messa è stata vissuta in prima persona proprio da loro e grazie all’aiuto di alcuni nostri giovani che hanno collaborato insieme a noi catechiste. Grazie Signore!!
Dopo l'omelia don Paolo ha chiamato per nome ogni catechista ed ognuno ha risposto “eccomi”; tutti insieme abbiamo recitato il Credo, il simbolo della nostra fede, e rinnovato il nostro impegno ad essere testimoni di Gesù, a credere nella forza del Vangelo e a collaborare nella luce dello Spirito, a condurre a Lui i bambini-ragazzi a noi affidati.
Un bel momento è stata la lettura delle preghiere dei fedeli, lette da quattro ragazzi che hanno fatto la prima Comunione.
All'offertorio sono stati presentati i doni che esprimono la ricchezza di vita nella nostra comunità parrocchiale:
- un fratello che partecipa all'adorazione eucaristica del giovedì ha presentato un cero, simbolo della preghiera;
- un Ministro straordinario della Comunione ha presentato la Teca usata per far giungere l'Eucaristia ogni domenica agli ammalati e anziani;
- una coppia ha presentato il materiale per gli incontri di preparazione al matrimonio (CPM);
- un giovane ha presentato il testo del messaggio del Papa per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù;
- un bambino che riceverà il sacramento della riconciliazione ha presentato il Vangelo;
- un cresimando ha presentato il catechismo, simbolo della fede della Chiesa;
- alcuni bambini hanno presentato delle lettere con la scritta “..con gioia”;
- due bambini che riceveranno la prima Comunione quest’anno hanno portato il pane e il vino che diverranno il Corpo e il Sangue di Cristo.
Le letterine “con gioia” sono state poi applicate da due catechiste al cartellone di inizio anno, formando la frase “un anno insieme al catechismo, con gioia, tu & noi”: ognuno di noi è invitato ogni domenica alla festa e a far parte della comunità insieme a Gesù che ci chiama tutti per iniziare questo cammino.
Prima della benedizione finale don Paolo ha chiamato i bambini classe per classe, e loro hanno risposto sventolando dei fazzolettini colorati, simbolo di festa e di una chiesa viva.
Alla fine della Messa, ogni bambino presente è stato invitato ad apporre la propria impronta della mano su un cartellone che verrà poi esposto esternamente sopra la porta principale della Chiesa, segno di adesione ad aver scelto Gesù e a volerlo seguire.
È stata veramente una gioia vedere i bambini, i loro genitori , noi catechiste e tutti coloro che hanno partecipato vivere questo bel momento: ci siamo sentiti una sola Chiesa, e di questo ringraziamo il Signore.
Vedi tutte le foto dell’evento.
Oggi si è svolto il ritiro per i bambini delle prime comunioni.
La mattina noi catechiste ci siamo riunite e li abbiamo accolti nei locali parrocchiali. Per prima cosa abbiamo provato i canti della Comunione accompagnati dalla chitarra suonata da Rosanna.
Con il segno della croce si è dato inizio al ritiro, con Fina che ha letto e commentato la prima lettera ai Corinzi (11,23-26) creando un dialogo con i bambini che hanno partecipato attivamente. Ognuno di loro ha letto alcune invocazioni con molto raccoglimento.
Poi, divisi in gruppi, con le loro catechiste hanno ripassato le domandine sulla Comunione.
Riuniti nuovamente tutti, Lina e don Paolo hanno recitato una scenetta come ripasso su come ci si confessa, poi siamo andati in chiesa per la S. Messa, durante la quale don Paolo ha presentato i bambini alla comunità.
Finita la S. Messa siamo ridiscesi nel salone per il pranzo e per giocare e cantare insieme.
Alle 14 don Paolo ha iniziato l’esamino finale ai bambini, uno alla volta; gli altri divisi in tre squadre (uva, calice, spighe) insieme alle catechiste hanno letto alcune storielle inerenti la comunione e fatto altre attività inframmezzate da canti.
Anna C. ha letto e spiegato una storiella dal titolo “L’offerta”, che i bambini, più tardi, con delle immagini, avrebbero rappresentato ai loro genitori.
Abbiamo ripreso le parole del canto “Oggi io sarò”, che sarà cantato il giorno della prima comunione. Ognuno di loro ha messo un cuoricino sulle parole o sulle frasi che li hanno colpiti di più. Teresa li ha invitati a condividere il perché del cuoricino, ed è stato commovente ascoltare come nonostante i loro piccoli momenti difficili, le loro dimenticanze, le loro distrazioni sentano che Gesù non li abbandona ed è loro vicino, che cammina con loro.
Dopo la merenda c’ è stato il momento del gioco del fazzoletto. I bambini dovevano rispondere a una serie di domande e indovinare la risposta esatta correndo a prendere il fazzoletto. È stato un momento di sfogo e di divertimento per tutti!
Nel frattempo alle 16 erano giunti i genitori, che hanno dialogato con don Stefano, un sacerdote giovane che ha loro presentato il significato della prima comunione per la famiglia.
Verso le 17 i genitori si sono uniti ai bambini nel salone: seduti a semicerchio hanno assistito alla presentazione della storiella da parte dei loro bambini. Una bambina ha spiegato la storia con parole sue, ma molto bene.
A questo punto c’è stata la premiazione delle varie squadre con caramelle e una pergamena ricordo.
Don Paolo ha ringraziato i genitori ed ha elogiato i bambini per il loro comportamento e la loro preparazione. Infine dopo gli avvisi finali abbiamo pregato tutti insieme.
Signore Gesù, ti ringraziamo per questi bambini che hanno vissuto il ritiro in preparazione alla prima comunione ed hanno compreso meglio ciò che vivranno!
Vedi tutte le foto del ritiro.
Argomenti: Bambini, Catechismo, Prima Comunione, Ritiri
Categorie: Vita parrocchiale
Questa mattina abbiamo celebrato con i bambini di terza la Prima Riconciliazione.
Le catechiste hanno accolto i bambini con un lumino acceso in mano, segno che si erano confessate. I bambini dopo aver fatto il segno della croce e la genuflessione sono stati accompagnati dai loro catechisti verso il fonte battesimale, dove c’era un cartellone su cui hanno apposto le gocce d'acqua con scritti i loro nomi. Questo gesto ricorda che con il Battesimo siamo uniti a Gesù e facciamo parte della famiglia di Dio, la Chiesa. Ognuno di loro ha indossato una mantellina di colore viola che al momento della confessione sarebbe divenuta bianca.
Dopo la lettura del Vangelo, due catechiste, Vincenza e Anna, hanno aiutato i bambini a mettere a fuoco le loro mancanze leggendo le domande dell'esame di coscienza. Ad ogni peccato veniva apposta al corpo del Crocifisso una goccia di sangue, segno della sofferenza di Gesù per i nostri peccati. Don Paolo ha ricordato brevemente come ci si confessa, e sono iniziate le confessioni individuali. I bambini sono stati molto bravi e attenti. La prima riconciliazione è per loro una grande emozione, è l’incontro con Gesù che, come Padre misericordioso, aspetta tutti a braccia aperte!
Ogni bambino che si è confessato è tornato al suo posto con la mantellina diventata bianca perché purificato dal peccato, ha acceso il lumino e applicato un fiore sul corpo di Gesù, al posto delle gocce di sangue, segno che la sofferenza di Gesù in croce ha avuto il suo frutto.
Nel tempo in cui i bambini si confessavano, Rino ed io abbiamo cercato di mantenere l’atteggiamento di preghiera alternando canti, invocazioni e storielle per far comprendere meglio il sacramento che si stava celebrando.
Finite le confessioni, guidati da don Paolo, abbiamo ringraziato il Signore e gli abbiamo chiesto di guidare ogni giorno il nostro cammino e di aiutarci a vivere secondo i suoi insegnamenti.
Grazie Signore perché hai donato il tuo perdono a questi bambini! fa’ che anche noi adulti impariamo a chiederti perdono ogni giorno e ritroviamo sempre la gioia di riconciliarci con te.
Dopo la celebrazione, la festa in salone, perché “c’è gioia in cielo per un solo peccatore che si converte”.
Argomenti: Catechismo, Genitori, Prima Riconciliazione
Categorie: Sacramenti
Anche nelle feste natalizie il gruppo delle catechiste della nostra parrocchia si è riunito, ma questa volta per pranzare insieme e vivere una giornata in allegria.
Dopo la Messa delle 11 siamo scese nei locali parrocchiali. Anna G. ci ha preparato (come sempre) un pranzetto prelibato, dalla pastasciutta al dolce!
Purtroppo, essendo giorni festivi, una parte di noi non ha potuto partecipare, e questo ci è spiaciuto.
Comunque, con le catechiste presenti, alcune anche insieme ai mariti, abbiano vissuto una giornata di festa e di gioia giocando, cantando e ballando!!!
Non è mancata certamente la preghiera guidata da don Paolo, dove ognuno di noi ha ringraziato il Signore per aver potuto partecipare a questo bel momento e ha pregato per gli assenti. Una preghiera è venuta dal cuore per ricordare chi non c’è più: Pina, Aldo e tutti i nostri cari.
Grazie Signore per averci donato don Paolo come guida per la nostra comunità.
Nelle nostre parrocchie sono molte le catechiste e coloro che offrono il loro tempo e la loro passione educativa ai bambini per accompagnarli nel cammino della fede e dell’iniziazione cristiana. Come ogni anno nel mese di settembre, l’Ufficio Catechistico Diocesano offre loro l’opportunità di partecipare a vari incontri di formazione, che si svolgono alla sala Quadrivium, in cima a via Roma.
Tema del corso di quest’anno era ‘La resurrezione della carne e la vita eterna. Ti amerò per sempre”. Vi sono stati giorno dopo giorno vari relatori che ci hanno aiutato a interiorizzare questo tema sempre poco affrontato, e hanno dato suggerimenti sul come affrontarlo con i ragazzi.
Don Claudio Doglio è partito da questa frase di S. Giovanni: “…perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome”, e ci ha spiegato che il nostro obiettivo di cristiani deve essere puntato verso la vita e non verso la morte. Leggiamo il Vangelo perché vogliamo avere la vita. Il Signore si è fatto conoscere per trasmetterci la sua vita. La sofferenza, il male, il peccato, la morte, sono realtà tragiche e dolorose che segnano la vita di tutti. Dio facendosi uomo si è fatto solidale anche con questa storia di sofferenza e di morte. La fede ci permette di affrontare la sofferenza e la morte per arrivare alla pienezza della vita. La fiducia dei cristiani è nella risurrezione dei morti ed è una condizione indispensabile per dirsi cristiani. Credere nella risurrezione non significa spiegare tutto, significa fidarsi di colui che è potente può fare molto di più di quello che noi pensiamo. La risurrezione è una realtà nuova, è una nuova creazione. Gesù è il primo di coloro che risuscitano dai morti. Gesù è disceso agli inferi, al mondo dei morti, ed è il primo ad esserne uscito. Egli è ora alla destra di Dio, è il primogenito, ha aperto la strada e porta con sé quelli che lo accolgono. La risurrezione non è un ritorno indietro, è andare oltre.
Al giorno d’oggi si tende a nascondere la realtà della sofferenza e della morte, ha spiegato un altro giorno il Carmelo Sciuto, ma è necessario affrontare queste realtà con i ragazzi, in quanto prima o poi si scontreranno con la morte di un familiare o di una persona cara. Il relatore ha dato alcune proposte metodologiche su come trattare in gruppo il tema della morte.
Per noi catechiste partecipare ogni anno a questo corso è un arricchimento personale e un aiuto per il nostro cammino con i ragazzi a noi affidati.
Grazie Signore per questo momento di approfondimento della nostra fede!
Argomenti: Catechiste, Formazione, Quadrivium
Categorie: Iniziative diocesane
Volevo dare un grazie speciale a don Paolo
per aver guidato mio figlio nella sua santa comunione e per tutto il bene che ci ha voluto spero che non sia un addio ma un ciao