Contributi nella categoria Vita parrocchiale
Stasera si è svolta, nella sala parrocchiale, la cena dedicata ai bambini prossimi alla Prima Comunione.
Le preghiere iniziali di lode al Signore hanno introdotto il delizioso banchetto che le catechiste e i genitori hanno preparato per l’occasione. Dopo la gustosa pastasciutta il ricco buffet composto da ogni sorta di deliziose vivande dolci e salate presentate su una tavolata festosa e adorna di colori, un’altra preghiera ha anticipato un simpatico e istruttivo gioco enigmistico che, unendo l’utile al dilettevole, ha messo in competizione giovani e adulti sulla preparazione riguardante l’argomento della Pasqua.
Potremmo (simpaticamente) definire il gioco Crucipasqua. Il quiz si risolveva mediante una gara genitori-figli, due squadre, piccoli contro grandi. Ogni bambino a turno sfidava un genitore, entrambi disposti su due sedie disposte parallelamente; lo scopo era, nel momento in cui una catechista o chi per lei enunciava una domanda inerente l’argomento, che entrambi i concorrenti si dovessero precipitare a sfilare di mano a un altro organizzatore del gioco un fazzoletto che questi teneva sospeso. Una volta afferrato il fazzoletto si rispondeva alla domanda, che nel caso di risposta esatta, veniva trascritta su un grande cruciverba esposto proprio davanti agli sfidanti, mentre un’altro addetto ai lavori segnava su un foglio i punti a favore dell’una o l’altra squadra.
La partita è stata giocata in modo entusiasmante da entrambe le parti coinvolte, fra risate e strafalcioni generali che hanno reso il tutto ancora più esilarante.
Il gioco era volto anche a una sorta di verifica delle conoscenze dei comunicandi e dei genitori. I primi – ormai chiamiamoli pure ragazzi – con la giusta maturità e disinvoltura hanno tenuto testa alla situazione dimostrando non solo di conoscere l’argomento (infatti hanno vinto la partita), ma dimostrandosi anche partecipativi e socievoli fra di loro.
Dopo la partita la serata si è conclusa con un rituale emozionante che ci ha visti tutti noi partecipanti alla cena: raccolti in un grande cerchio, ognuno ha espresso il proprio ringraziamento a Dio per qualsiasi cosa ci renda o ci abbia reso felice fino ad ora.
Ancora oggi io dico: “Grazie Signore! Per tutto quello che ci dai”, e per l’occasione rinnovo la mia riconoscenza nei Suoi confronti per avermi fatto conoscere persone meravigliose quali tutte quelle che ho incontrato nell’ambito della Parrocchia, della nostra Santa Chiesa.
Grazie a Dio e grazie a tutti voi di esistere!
Il campetto trasformato in erba sintetica da TIM-CSI è stato inaugurato oggi pomeriggio!
Alle ore 16 c’è stata la solenne inaugurazione, presenti il nostro vescovo ausiliare, mons. Nicolò Anselmi, il presidente della Lega Calcio e quello del CSI nazionale e diocesano, i rappresentanti di TIM, del Comune, del Genoa e della Sampdoria.
Terminata la cerimonia, il taglio del nastro e la partita inaugurale tra due squadre raggruppanti tutti i bambini del quartiere.
Il CSI ci darà una mano, se Dio vuole, a mettere su un’associazione sportiva parrocchiale, che educhi i bambini attraverso lo sport.
Vedi tutte le foto dell’evento!
Nel frattempo c’è l’articolo sul sito del CSI e quello del Secolo.
La Veglia Pasquale di questa notte ci ha fatto sperimentare ancora una volta la gioia di Pasqua.
Il rito del fuoco nuovo e l’accensione del cero pasquale, il canto del Gloria con il suono delle campane, l’abbondante liturgia della parola, la benedizione dell'acqua battesimale e la rinnovazione delle nostre promesse battesimali: la suggestiva liturgia della Veglia ci ha fatto scegliere ancora una volta il nostro Battesimo come adesione di fede a Cristo risorto.
L'altare della reposizione di quest’anno è stato contraddistinto dalla presenza di una tavola con un pane e dodici piatti.
Marina ha curato con amore le composizioni floreali, che hanno dato lode a Cristo.
Argomenti: Altare della Reposizione, Eucaristia, Giovedì Santo, Venerdì Santo
Categorie: Vita parrocchiale
Questa sera si è svolta nella nostra diocesi “Pasquagiovani”, la veglia di preghiera per i giovani che si svolge alla vigilia della Domenica delle Palme. La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo, card. Angelo Bagnasco, e dal vescovo ausiliare, mons. Nicolò Anselmi.
La veglia di preghiera è stata preceduta dalla processione con i rami di palma, durante la quale abbiamo pregato per i giovani e percorso il tratto di strada che va dalle chiatte galleggianti nei pressi dell’Acquario fino alla cattedrale, camminando dietro la Croce e l’immagine del Volto Santo di Gesù.
In cattedrale, nella quale erano disponibili molti sacerdoti per le confessioni, la catechesi del nostro arcivescovo è stata incentrata sul tema della purezza:
- la purezza del corpo, ovvero la capacità di vedere il proprio corpo non come il mezzo per soddisfare il piacere personale, ma come un dono d’amore di sé stessi per l’altra persona;
- la purezza della mente, intesa come l’avere pensieri belli, volti al bene, al bene dell’altro, al bene comune, senza lasciarsi andare al pessimismo, all’invidia, a ciò che contamina il cuore;
- la purezza del cuore e dell’anima, che ci dà la possibilità di “vedere” Dio, di aprirci al Suo mistero e riconoscerLo nelle circostanze della vita quotidiana.
Alla catechesi è seguito un breve spazio per la condivisione in piccoli gruppi, durante il quale abbiamo potuto confrontarci su ciò che ci aveva maggiormente colpito fino a quel momento.
Dopo la condivisione ci siamo raccolti in silenzio per l’adorazione e la benedizione eucaristica che hanno concluso la veglia di preghiera.
Al termine della serata è stato consegnato ai diciottenni la maglietta di Genova 2016 e a ciascuno dei presenti un piccolo libretto, da utilizzare e tenere con sé durante la giornata, contenente i quattro Vangeli, una raccolta di Salmi, le Lodi, la Compieta, una sintesi del Catechismo della Chiesa Cattolica, alcune preghiere comuni, alcune formule di Dottrina Cattolica e una guida al sacramento della Riconciliazione (Confessione).
Grazie, Signore, per averci riunito a pregare insieme e averci fatto sentire in comunione gli uni con gli altri!
Argomenti: Giovani, Pasquagiovani
Categorie: Iniziative diocesane, Vita parrocchiale
Questa sera la nostra comunità parrocchiale ha vissuto al sua Via Crucis di Quaresima.
Quest’anno il percorso prevedeva di scendere via del Lagaccio, salire in via Adamo Centurione, scendere per salita S. Rocco, inoltrarsi in via del Cipresso e da lì in via Bianchetti, e risalire verso la chiesa per via del Lagaccio. Come gli anni scorsi abbiamo usato la traccia della Via Crucis diocesana di piazza della Vittoria, che portava l’attenzione sulle persecuzioni dei cristiani da parte del cosiddetto stato islamico.
Arrivati davanti alla chiesa abbiamo concluso, e c’è stata anche una testimonianza di fede di una ragazza napoletana.
Questa sera giovani e cresimati ci siamo ritrovati nella saletta parrocchiale per vedere insieme “La passione di Cristo” di Mel Gibson (2004).
Abbiamo visto il film senza fare alcuna pausa. Non ce la siamo sentiti di interrompere una proiezione che ci ha aiutato a riflettere sul tempo di Quaresima che stiamo vivendo, sul dono e sacrificio di Gesù per noi tutti e sulla Sua risurrezione, che è fondamento della nostra fede.
Ciascuno di noi ha potuto tanto soffermarsi sui vari momenti della Passione e sugli altri episodi della vita di Gesù che venivano mostrati (l’infanzia con Maria, il discorso della montagna, l’incontro con la donna adultera salvata dalla lapidazione, l’ingresso solenne a Gerusalemme, l’Ultima Cena preceduta dalla lavanda dei piedi), quanto identificarsi con i personaggi e con il loro comportamento nei confronti del Signore, così che nel successivo momento di condivisione sono emerse le seguenti riflessioni:
- il suicidio di Giuda mostra la disperazione a cui porta la mancanza di fede nel perdono di Gesù;
- il “processo farsa” a Gesù da parte dei sommi sacerdoti è un esempio dell’ingiusto giudizio umano quando condanniamo qualcuno senza prima ascoltarlo poiché la condanna è già nel nostro cuore;
- san Pietro, con il suo rinnegamento, ci fa pensare a tutte le volte che non abbiamo il coraggio di affermare la fede in Gesù nelle varie circostanze della vita;
- il doppio volto della folla, che grida “Crocifiggilo!” dopo aver acclamato Gesù suo re solo una settimana prima, rende l’idea della debolezza e della volubilità della folla che – sedotta dalla tentazione (rappresentata dalla presenza costante del diavolo) e manipolata dai ragionamenti dei potenti – rifiuta la Verità e segue la corrente del più forte;
- Ponzio Pilato, quando chiede a Gesù che cos’è la verità e rinuncia a prendere posizione per timore delle ripercussioni dell’eventuale liberazione di Gesù sulla sua carriera e sulla sua vita, incarna ciascuno di noi quando si chiude in se stesso e non riconosce la Verità perché imprigionato dai propri interessi e dalle proprie paure;
- Simone di Cirene, che prima prova a rifiutarsi di portare la croce con Gesù perché “non sono fatti suoi” e poi accetta e difende il Signore dalle offese e dalle percosse dei soldati, rappresenta ognuno di noi quando per amore a Dio riesce a fare qualcosa che inizialmente – per paura, indifferenza o interesse – avrebbe voluto evitare;
- la giovane Veronica, una delle poche persone che sono “prossimo” per Gesù lungo la strada che porta al Calvario, ci ricorda che in mezzo alla folla, alla violenza, all’indifferenza, Dio suscita sempre la compassione, la misericordia, la carità nelle anime semplici che si fanno Suoi strumenti;
- Maria, che da madre corre incontro a Gesù caduto sotto il peso della croce per soccorrerlo e dargli conforto come faceva quando lui era bambino, esprime l’amore e la tenerezza della Madre di Gesù e Madre nostra;
- il pentimento di Disma, il buon ladrone, ci insegna a non dubitare mai della misericordia di Dio;
- Gesù, che dall’alto della croce, dona Maria a Giovanni come madre e Giovanni a Maria come figlio, consegna a noi discepoli il principio di una nuova missione nella quale non siamo soli.
Signore Gesù, grazie per averci riunito ancora nel Tuo nome e averci guidato nel metterci in discussione e nel cercare Te.
Argomenti: Cresimati, Film, Gruppo Giovani, Quaresima
Categorie: Vita parrocchiale
Questa sera abbiamo festeggiato i papà! Alla Messa delle ore 18 ci siamo ritrovati alla presenza del Signore. Al termine della celebrazione i bambini presenti hanno consegnato al loro papà la letterina che gli avevano preparato al catechismo.
A continuazione siamo scesi nel salone per i tradizionali pasta e ceci (Calabria) e frittelle (Genova), apprezzatissimi da tutti. E i bambini hanno avuto la possibilità di giocare e divertirsi, e gli adulti con loro.
Grazie Signore per i papà e per la serata che abbiamo potuto passare insieme!
“Vi faccio una confidenza: da quando sono diventato vescovo sento che il Signore mi guida”. Così mons. Anselmi nel commentare il Vangelo della Solennità di San Giuseppe e la figura del nostro santo patrono.
La comunità si è radunata numerosa per la S. Messa delle ore 11, nella quale aveva la gioia di accogliere per la prima volta il nuovo vescovo ausiliare.
Mons. Anselmi ha vissuto la visita alla nostra parrocchia in uno stile di grande semplicità, intrattenendosi con i presenti e salutando tutti con la sua consueta cordialità.
L'Eucaristia da lui presieduta è stata concelebrata da tutti i sacerdoti del vicariato. Nell'omelia il vescovo ha riflettuto sulla figura di San Giuseppe, sul suo sogno, sul suo sentire e riconoscere ciò che Dio gli chiedeva; nello stesso modo anche a noi capita di sentire dentro la voce di Dio che ci parla. Ha invitato quindi tutti a fidarsi di Dio, ad avere fede, perché Lui sa qual è davvero il bene, mentre noi – se vogliamo fare di testa nostra – facciamo solo danni.
Il pranzo consumato insieme con i sacerdoti ha coronato la gioia della celebrazione eucaristica.
Argomenti: Feste patronali, Nicolò Anselmi, S. Giuseppe
Categorie: Vita parrocchiale
Anche quest’anno la comunità parrocchiale si è preparata alla Festa Patronale con le solenni Quarant’Ore: nei giorni di lunedì, martedì e oggi, mercoledì, la comunità si è avvicendata in maniera da mantenersi in adorazione dell'Eucaristia dalle 8,30 fino all’ora della Santa Messa della sera.
È una gioia rimanere in silenzio davanti a Gesù fatto carne e pane e donato per noi. Ed è anche un concentrarci su Colui che è il centro della vita della nostra comunità parrocchiale: senza di lui non siamo niente.
Grazie Signore perché nell'Eucaristia sei presente e vivo in mezzo a noi!
Argomenti: Adorazione eucaristica, Quarant'Ore, S. Giuseppe
Categorie: Vita parrocchiale
Questo pomeriggio noi catechisti ci siamo ritrovati con i bambini di terza per il ritiro in preparazione alla prima riconciliazione.
Subito abbiamo accolto i bambini, che sono giunti numerosi, quasi tutti hanno partecipato, poi abbiamo cominciato con i canti, introducendo subito dopo il Vangelo. Il brano di Vangelo parlava dell'apparizione di Gesù risorto la sera di Pasqua: apparso hai suoi discepoli dice loro: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete non saranno perdonati”.
Dopo un breve commento del don abbiamo visto una presentazione intitolata “Il Pinguino colorato”: i bambini, molto partecipi del racconto, hanno risposto con attenzione alle domande fatte loro, collegandosi quasi automaticamente alla parabola del padre misericordioso, della pecorella smarrita e della moneta perduta.
Il canto “Grandi cose” è stata distribuita la merenda.
Il momento seguente è stato svolto in chiesa: davanti al confessionale sono stati presentati degli esempi pratici di confessione, un primo esempio di confessione modello e tre carenti sotto vari aspetti; anche qua la partecipazione dei bambini al rispondere alle domande è stata sentita.
Ritornati nelle salette, i bambini si sono cimentati in un gioco a quiz sul tema della confessione.
Il ritiro si è concluso con la preghiera finale e il canto. Poi la premiazione delle squadre in cui i bambini erano divisi.
Ringraziando tutti i genitori e i bambini che hanno partecipato, rinnoviamo l’invito per sabato 21 alle ore 9.00 per la celebrazione della Prima riconciliazione.
Grazie Signore per questo bel ritiro!
Vedi tutte le foto del ritiro.
Argomenti: Catechismo, Prima Riconciliazione, Ritiri
Categorie: Vita parrocchiale
In passato la nostra parrocchia aveva un cappellano festivo che assicurava il servizio del Sacramento della Penitenza, ma ultimamente ciò non è più stato possibile.
Grazie a Dio, però, almeno nei tempi forti riusciamo ad avere dei confessori, il cui servizio è molto apprezzato.
Oggi e domenica prossima è con noi don Michele, le due domeniche seguenti avremo p. Pierre, sacerdote gesuita. Dalle 10 alle 12 assicurano il dono del perdono a chi lo chiede pentito.
Questa sera noi giovani ci siamo ritrovaticon il parroco per il nostro incontro mensile, nel quale abbiamo rivolto l’attenzione al tempo di Quaresima che stiamo vivendo.
Prima di cominciare abbiamo intonato alcuni canti, poi abbiamo invocato lo Spirito Santo e letto il brano del Vangelo secondo Marco in cui Gesù, dopo le tentazioni a opera di satana nel deserto, realizza il primo annuncio del Vangelo e invita alla conversione (Mc 1, 12-15).
Dopo una breve condivisione sul Vangelo abbiamo visto due video pubblicati dal blog cattolico Buona Novella, dai quali abbiamo ricavato una prima impressione del messaggio di papa Francesco per la Quaresima 2015. Subito dopo abbiamo letto insieme alcuni brani e abbiamo messo in rilievo le frasi o le riflessione che avevano maggiormente attratto la nostra attenzione, suscitato la nostra curiosità o perplessità. L’aspetto che è al centro del messaggio è l’indifferenza come tentazione e problema sociale che noi – in quanto cristiani – siamo chiamati ad affrontare. Ma come? Il Papa invita il popolo di Dio a rinnovarsi costantemente per non chiudersi in se stesso; in particolare, sottolinea questi aspetti:
- la carità di Dio, che ci è offerta dalla Chiesa con il suo insegnamento e con la sua testimonianza, e che ci permette di servire il prossimo se prima noi ci siamo lasciati servire da Cristo;
- la consapevolezza della comunione con i santi del Cielo e con tutta la Chiesa terrena, ragione per cui non dobbiamo “trascurare la forza della preghiera di tanti!”;
- il percorso di formazione del cuore che può essere intrapreso nel tempo di Quaresima per avere un cuore misericordioso, povero, che resiste alla tentazione di credere di potersi salvare da solo, conosce le proprie povertà e si spende per l’altro.
Al termine della condivisione delle nostre riflessioni, abbiamo visto un altro video che presenta in modo schematico l’intero contenuto del messaggio e abbiamo concluso la serata con la cena condivisa.
Grazie, Signore Gesù, per quest’altra tappa nel nostro cammino. Con le parole del Papa, ti preghiamo di rendere il nostro cuore simile al tuo, perché le nostre comunità e le nostre parrocchie diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza!
Argomenti: Gruppo Giovani, Papa Francesco, Quaresima
Categorie: Vita parrocchiale
Oggi abbiamo iniziato la Quaresima con la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri.
Come già l’anno scorso, la Messa delle Ceneri è stata preceduta, all’orario del catechismo, dalla celebrazione per i bambini e i loro genitori. E i giorni prossimi toccherà alle classi di catechismo che si vedono gli altri giorni, fino a martedì 24.
Alla Messa delle ore 18 c’era una buona rappresentanza della comunità, tutti ben partecipi.
Grazie, Signore, per questo inizio di Quaresima! Facci arrivare alla Pasqua santi!
domenica
8
Febbraio
2015
Battesimo di due bambine piccole e ingresso nel catecumenato di due ragazze del catechismo
Oggi, alla Messa delle 11, abbiamo vissuto due eventi significativi.
Krystin e Martina sono state battezzate, per la gioia dei loro genitori, padrini, parenti e amici.
Cristina e Shanik invece hanno fatto il passo dell’ingresso nel catecumenato: accompagnate dai genitori e dalle catechiste, hanno espresso la volontà di battezzarsi, e riceveranno il santo Battesimo tra pochi mesi, alla vigilia della loro Prima Comunione; i genitori hanno espresso il loro assenso a questo passo che faranno le loro figlie.
Grazie Signore perché fai crescere la nostra comunità parrocchiale!
Argomenti: Battesimo, Catechismo, Catecumenato
Categorie: Vita parrocchiale
Anche oggi, come gli anni scorsi, abbiamo celebriamo questa bella festicciola, nella quale, ricordando il Battesimo di Gesù, rinnoviamo la benedizione dei bambini battezzati negli ultimi anni.
Alla piccola celebrazione in chiesa è seguita la merenda e il gioco in salone.
Abbiamo vissuto un bel momento di festa e di serenità.
Argomenti: Bambini piccoli, Battesimo di Gesù, Benedizione dei bambini
Categorie: Vita parrocchiale
Questa sera noi dell’equipe CPM ci siamo riuniti con don Paolo per fare un’accurata verifica sul corso di preparazione al matrimonio appena concluso.
Dopo aver cenato con ottimi cibi casalinghi preparati da noi (una grande e bella famiglia) abbiamo conversato e verificato il nostro percorso.
Ciascuna delle coppie presenti ha esposto le proprie impressioni, accorgimenti o consigli. Per tutti i presenti è stata una esperienza formidabile e sicuramente da ripetere. Ovviamente essendo il primo corso a cui dovevamo mettere in pratica tutto ciò che avevamo assimilato c’era il timore di essere incompresi, o di sbagliare! Ma il signore ci ha guidati e la spontaneità genuina e benevola ci ha diretto a un buon risultato!
Abbiamo conosciuto delle coppie prossime al sacramento del Matrimonio che hanno condiviso con partecipazione e hanno mostrato interesse, e si sono sentiti come in una grande famiglia cristiana.
Chiedo al Signore che questo cammino possa dare molti e buoni frutti. Abbiamo ricevuto da lui una grande forza.
Abbiamo sentito purtroppo la mancanza di una coppia, che per noi era diventata imprescindibile, sto parlando di Annagrazia e Enzo. Speriamo che in futuro possano essere presenti anche loro.
Abbiamo anche scattato alcune foto, vedile tutte.
Oggi nelle due Messe delle 9 e delle 11, ma anche ieri durante la messa vespertina, la nostra comunità parrocchiale ha celebrato la Giornata della Carità, che avrà un suo seguito nell’incontro di martedì sera con mons. Marino Poggi – direttore della Caritas di Genova – e nell'adorazione eucaristica di giovedì.
L’obiettivo di questa celebrazione è stato far conoscere all’assemblea le attività svolte nell’ambito caritativo in questi anni e invitare tutti a un maggior coinvolgimento in esse, nel servizio che è amore verso Dio e verso il prossimo che ci chiede aiuto.
Questo Amore, questa Carità, viene innanzitutto da Dio, è Dio stesso che si dona a noi e che noi, dopo averlo accolto, possiamo donare al prossimo. È per questo che, all’inizio di ogni Messa, abbiamo accolto ogni persona che entrava consegnandole un cuoricino con la scritta “Dio è Amore” da indossare come una collana: il cuore rappresenta il cuore di Dio, ma anche il nostro. È il cuore di Dio, perché è Lui che ci ha amati per primo; è il nostro cuore, il cuore della parrocchia e delle persone che hanno sostenuto le attività caritative in questi anni, perché da Dio riceviamo l’amore da donare agli altri.
Vicino all’ingresso sono stati collocati anche due cartelloni:
- uno mostra l’immagine del volto di Gesù misericordioso all’interno di un grande cuore sostenuto da molte mani, sovrastata da due frasi che ci invitano ad essere grati al Signore e a riconoscere che, senza di Lui che si è preso cura di noi per primo, noi non avremmo fatto nulla;
- l’altro mostra, in sintesi, i modi e le attività attraverso cui la nostra parrocchia vive la carità, a cui si aggiungono la raccolta dei viveri nel cesto in fondo alla chiesa una volta al mese e le offerte raccolte durante le messe feriali e destinate totalmente al centro di distribuzione.
In concreto il cartellone presentava:
- il centro d’ascolto;
- il centro di distribuzione viveri e indumenti;
- le raccolte d'Avvento e Quaresima;
- l’appartamento per i bisognosi;
- le raccolte straordinarie per calamità;
- le collette alimentari;
- la polentata di solidarietà.
Prima della liturgia della Parola e durante l'omelia, mediante l’utilizzo di alcune diapositive, è stato dedicato uno spazio a questi contenuti per spiegare ai fedeli il significato della celebrazione.
Dopo la Comunione e prima di impartire la benedizione conclusiva, il parroco ci ha riuniti in una preghiera di ringraziamento al Signore per il dono del Suo immenso amore e di offerta di noi stessi perché rispondiamo alla Sua chiamata a essere strumenti e testimoni di carità nelle Sue mani.
Questa sera nel salone della parrocchia abbiamo vissuto la cena con le seconde e terze elementari del catechismo, con le famiglie e i loro bambini. Erano presenti anche le catechiste di ogni classe: Anna Gurzeni, Rino, Vincenza, Vittoria, Anna Caria e Pina e la sottoscritta.
Dopo la preghiera abbiamo mangiato la squisita pasta al pomodoro preparata dall’equipe di cucina, e poi le altre prelibatezze che ognuno dei genitori ha portato, come frittate, pizza e tante altre leccornie. Ovviamente il dolce non poteva mancare.
Finita la cena Rino ha fatto dei giochi con tutti i bambini.
Abbiamo concluso con una preghiera di ringraziamento che ci ha proposto don Paolo.
L’atmosfera è stata quella di una grande famiglia numerosa: abbiamo trascorso dei bei momenti sereni e felici.
Grazie Signore per la bella serata!
Oggi, terzo sabato del mese di gennaio, noi giovani del lagaccio ci siamo riuniti, come di consueto in questo periodo di ogni mese, nell’accogliente e familiare salone adiacente alla nostra chiesa del Lagaccio, per condividere una cena insieme e meditare su un nuovo argomento ecclesiale.
Dopo la preghiera iniziale di invocazione allo Spirito Santo e le lodi al Signore, abbiamo letto insieme un testo tratto dal Vangelo secondo Matteo: l’ipocrisia e il segreto le parole chiave da cui trarre l’insegnamento che esso vuole impartire; pregare, fare penitenza, fare elemosina e digiunare in gran segreto, nel nome del Signore che tutto vede e tutto può, e solo per amore suo; “non sappia la mano sinistra ciò che fa la destra”. Ipocriti sono coloro che fanno tutto ciò per apparire, per essere popolari ed elogiati; ciò che verrà compiuto da loro non avrà valore agli occhi del Signore, poiché le loro intenzioni non sono pure. Essi non avranno ricompensa, mentre sono in grazia di Dio tutti quelli che agiscono in suo nome e con umiltà d’animo.
A seguire, un testo un testo biografico di Santa Teresa di Lisieux: la piccola suora visse nella Francia del XIX secolo, periodo storico caratterizzato da una società “illuminata dalla scienza” e sempre più lontana da Dio, dove l’ateismo prevale sulla spiritualità. Cresciuta in un ambiente profondamente religioso, tanto che i suoi stessi genitori furono a suo tempo proclamati beati, Teresa dedicò la sua breve vita interamente a Dio, amandolo con tutta l’anima e cercando di farlo amare dalla gente. Consapevole che nulla è impossibile a Dio e che egli è infinitamente misericordioso, quasi a volere affrontare personalmente il male che avvelena gli animi umani, prega per la conversione di un criminale macchiato della grave colpa dell’assassinio di tre donne. I suoi sforzi vengono ricompensati quando il criminale, in prossimità del patibolo, si pente dei suoi gesti e bacia il crocifisso dopo un primo rifiuto.
All’età di soli 14 anni decide di seguire le orme delle sue due sorelle e di Santa Teresa d’Avila, a cui era devota, chiedendo a Leone XIII l’ammissione in monastero. Ma la vita claustrale non è facile, soprattutto quando l’ambiente in cui ci si ritrova attorno è intriso di mediocrità, insidie, maltrattamenti e poco spirito di sacrificio da parte delle consorelle. Teresa reagisce a tutto questo con la fede, trasformando i suoi sacrifici di sopportazione in atti di santità e di grintosa positività.
La morte del padre, che la mette a dura prova, apre a Teresa un nuovo spiraglio di luce: avvicinandosi ancora di più alla lettura del Vangelo, ne trae spunto per un nuovo percorso spirituale: l’amore incondizionato verso Dio. Scopre e comunica alle novizie a lei affidate la “piccola via” dell’essere come bambini davanti a Dio, del totale e fiducioso abbandono alla sua volontà.
Spinta dalla vocazione apostolica propagata non solo all’interno, ma anche all’esterno delle mura monastiche, decide e ottiene di accompagnare con il sacrificio e la preghiera di due “fratelli missionari”.
Muore di tubercolosi all’età di 24 anni; le sue ultime parole, “Dio mio io ti amo”, sono una dedica alle anime della terra, e una supplica per la loro comunione con i Santi.
Fu canonizzata da Pio XI il 17 maggio 1925, e da lui stesso proclamata Patrona universale delle missioni. Papa Giovanni Paolo II la proclamò Dottore della Chiesa universale nel 1997, nella domenica celebrativa della Giornata Mondiale delle Missioni.
I suoi manoscritti autobiografici ci hanno regalato non soltanto i ricordi della sua infanzia e della sua adolescenza, ma anche la descrizione delle sue esperienze spirituali più intime, del suo “incontro” con Dio.
Dopo aver meditato ed espresso ciascuno le proprie impressioni sugli argomenti del giorno, noi ragazzi abbiamo letto e ascoltato due bellissime proiezioni:
- una di una preghiera musicata della Santa di Lisieux, in cui si scorge chiaramente la sua dichiarazione d’amore al Signore e alle anime dell’universo;
- l’altra, dedicata alla santa stessa, che credeva nell’infinita misericordia di Dio e nel suo infinito amore verso gli uomini, il quale lo ha portato a farsi debole di corpo ma non di spirito, e a soffrire insieme a noi e per noi, in segno di testimonianza di fede e di riconciliazione fra lo Spirito e l’uomo.
Ultimo passo, consumazione della cena condivisa in pace e armonia, che ci ha portati alla conclusione della serata con spirito rinnovato nell’amicizia fra di noi e nell’insegnamento che i nostri Padri Spirituali ci hanno trasmesso come vera e propria missione della loro vita: la Fede, l’umiltà, il perdono, l’Amore.