Oggi pomeriggio il nostro vicariato di San Teodoro ha vissuto la Giornata del Malato e l’amministrazione del Sacramento dell'Unzione degli Infermi.
Il Santuario di San Francesco da Paola era pieno di fedeli, molti dei quali, anziani o ammalati, hanno ricevuto l’Unzione.
Erano con noi anche le ospiti dell’istituto Domiziana e di altri istituti genovesi. L'OFTAL ha dato una bella mano con il servizio dei malati.
La celebrazione è stata presieduta da don Silvano, il parroco della parrocchia di San Teodoro, che tra pochi mesi terminerà il suo servizio in Vicariato.
Prima del termine della Messa c’è stata una breve testimonianza vocazionale; è stata fatta per la concomitanza con la Giornata di Preghiera per le Vocazioni.
Dopo la Santa Messa e l’Unzione c’è stato il consueto momento di festa nel salone del Santuario.
Grazie, Signore, per questo bel momento di fede e di grande calore umano!
Argomenti: Giornata del Malato, San Francesco da Paola
Categorie: Attività vicariali
Abbiamo vissuto oggi con i bambini del catechismo di terza elementare la Prima Riconciliazione, la festa del perdono.
Questa tappa è un momento importante nel cammino dell'iniziazione cristiana che i bambini vivono e che li porta alla Prima Comunione (in quarta) e alla Cresima (all’inizio della terza media).
I bambini si erano preparati con il ritiro di domenica 14, che è giunto al termine di una preparazione approfondita del significato del Sacramento e di come lo si celebra.
La celebrazione odierna è stata marcata da vari segni:
- la riaccensione della candela del Battesimo, segno della vita di Cristo risorto;
- la trasformazione dei chiodi della passione di Gesù in fiori;
- il rovesciamento di una mantellina viola per farla diventare bianca, segno del ritrovamento della veste bianca del Battesimo;
- il riattaccare alla croce di Gesù un cordino che ne era staccato.
Ora il compito di tutta la comunità parrocchiale è quello di aiutarli a non dimenticare questo Sacramento grande e bello!
Grazie, Signore, perché hai fatto sperimentare il tuo perdono e la tua misericordia ai nostri bambini!
Argomenti: Catechismo, Prima Riconciliazione
Categorie: Attività parrocchiali
Oggi pomeriggio abbiamo vissuto, con i bambini di terza elementare, il ritiro in preparazione alla prima Riconciliazione.
I bambini sono arrivati verso le 14,30, e tutto il ritiro si è svolto tra vivaci video, condivisioni, merenda e spiegazioni.
I bambini sono abbastanza preparati e coscienti del fatto che si preparano a celebrare un sacramento ben importante.
Le catechiste hanno partecipato attivamente, ognuna svolgendo il proprio compito con passione; queste catechiste sono un tesoro importante della nostra parrocchia!!!!
Per le catechiste e per questi bambini, e per tutti quelli che hanno aiutato: Grazie Signore!
Vedi tutte le foto del ritiro.
Argomenti: Catechismo, Prima Riconciliazione, Ritiri
Categorie: Attività parrocchiali
Già da ieri sera i parrocchiani del civico 51 di via Ventotene hanno potuto fare ritorno nelle loro case.
I tecnici chiamati dagli amministratori dei condomini interessati della via hanno lavorato per mettere in sicurezza il tratto di strada davanti al portone e il caseggiato stesso, e ieri le famiglie hanno “riconquistato” i loro appartamenti.
È finito un periodo di grave disagio per quella sessantina di famiglie.
I
l disagio continua però, e soprattutto per gli abitanti dei civici 85 e 106, nonché per i proprietari dei box sotto il civico 106: tutta questa gente ha dovuto far scendere la propria auto da una gigantesca gru; è costato loro 100 euro ad auto, più un fisso di circa un migliaio di euro ripartito tra tutti quelli che hanno chiesto il servizio.
I due caseggiati in cima rimangono isolati, con gravi rischi se si pensa all’evenienza di un incendio – Dio non voglia – o di qualcuno da portare urgentemente all'ospedale. Ma si parla di mesi per ripristinare una passerella provvisoria che consenta il passaggio carrabile per lo meno dei mezzi di emergenza.
Ho scattato varie foto, sia da un terrazzo del primo piano del civico 51, sia dal di fronte (purtroppo era un giorno in cui piovviginava), per avere una documentazione fotografica dei lavori e della situazione.
La discesa “a valle”, grazie a una gru altissima, di un centinaio di auto che erano confinate nella parte alta di Via Ventotene, e la conseguente situazione critica per i posteggi, ci ha portati alla decisione di mettere a disposizione il campetto parrocchiale come posteggio temporaneo per le autovetture che erano posteggiate nella parte di strada ora non raggiungibile.
La decisione è stata presa con il rammarico di dover togliere al quartiere uno spazio importante per i ragazzini. La speranza è che, con la collaborazione delle autorità, sia presto riaperta al traffico veicolare tutta la Via Ventotene. Quando saranno nuovamente raggiungibili i box situati nella parte alta della via l’emergenza potrà terminare.
sabato
6
Aprile
2013
La frana di Via Ventotene qualche giorno dopo: un disastro che non poteva non avvenire
Passato qualche giorno dalla frana, approfitto della foto che qui vedete per fare alcune considerazioni su quelle che potrebbero essere le cause remote dell’evento.
La frana ha interessato due tipi di muri diversi:
- Il muro inferiore, sicuramente preesistente alla costruzione del civ. 51 di via Ventotene e della strada; si tratta di un muro che, come si vede dalla foto, è fatto in pietra, sembra con pochissimo cemento dentro; all’esterno è come intonacato di cemento; non è sicuramente un muro fatto per sopportare un carico; il demanio deve averlo costruito, al più tardi ai primi del novecento, per evitare che il costone franasse sugli spazi della caserma.
- Il muro superiore: è in cemento non armato; poggia sopra il muraglione inferiore; apparentemente non ha nulla per evitare che la pressione della terra di riporto della strada lo spinga all’infuori.
Mi chiedo:
- il muro inferiore aveva – ovvero ha, nella parte ancora in piedi – la forza per sostenere il peso del muro di cemento che contiene la strada? perché nessuno ha pensato di rinforzarlo?
- chi ha autorizzato che il muraglione inferiore venisse gravato del peso del muro superiore in cemento? dove quel peso era maggiore, alla lunga ha fatto cedere il muraglione inferiore;
- perché il muro superiore non è stato fatto almeno in cemento armato? un muro come quello che si vede ora rotto è stato un miracolo che sia resistito fino ad adesso!
- perché il muro superiore non ha per lo meno uno zoccolo rientrante che vada sotto la terra e poggi sulla roccia? una struttura di tale genere, se fatta in cemento armato, sarebbe stata molto più sicura: il peso della terra della strada avrebbe fatto da contrappeso e avrebbe stabilizzato moltissimo di più la struttura, anche se non si fosse rafforzato il muro inferiore.
Se l’analisi che ho fatto corrisponde al vero (non sono un ingegnere ma ho pur sempre una laurea in fisica) è troppo semplicistico scaricare sugli attuali proprietari di via Ventotene i costi della riparazione del tutto.
- C’è una responsabilità del Comune di Genova che ha autorizzato la costruzione di quella strada in maniera così sfacciatamente contraria non solo alle norme di sicurezza che ci potevano essere all’epoca ma anche al più elementare buon senso che qualunque persona che lavora nella costruzioni ha e deve avere.
- Considerato che c’era sicuramente una crepa nel muro superiore prima del crollo, come documentato da una foto di Lorenzo Pellerano del 23 marzo, il demanio, che non permette a nessuno di entrare nella caserma Gavoglio, ha la responsabilità di non aver vigilato né avvisato di quanto si stava producendo.
- La proprietà della strada non è dei condomini di via Ventotene, essi ne hanno solo la manutenzione ordinaria. A quanto sembra la strada apparteneva all’impresa Immobiliare Cinque Santi, il cui proprietario è morto, e gli eredi hanno rinunciato all’eredità; quindi, se non sbaglio, la proprietà della strada è ora del Comune di Genova.
A mio parere le istituzioni devono dire qualcosa di preciso e molto alla svelta su tutte queste questioni.
Argomenti: Frana Via Ventotene, Istituzioni
Categorie: Quartiere
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Stamattina il quartiere si è svegliato senza un pezzo di sé: un angolo di strada di via Ventotene, subito dopo il civico 51, è franato in giù trascinando con sé tre autovetture e un wc mobile.
Di conseguenza la strada è stata chiusa, dal di sotto all’altezza del civ. 51, e dal di sopra all’altezza dell’entrata dei box sotto il civ. 106.
Come si può vedere dalla foto la situazione non è di facile soluzione, l’impressione è che dovranno passare vari mesi prima che la circolazione possa essere ripristinata. Nel frattempo la parte superiore di via Ventotene è bloccata, e sono bloccati quindi tutti i mezzi di trasporto che si trovano nel tramo superiore della via.
I giornali dicono che non ci sarebbero problemi per il civ. 51. Se dovesse essere evacuato i problemi sarebbero molto ma molto più seri. Preghiamo perché non ce ne sia bisogno.
Argomenti: Disastri, Frana Via Ventotene
Categorie: Quartiere
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Meno male non sono state coinvolte persone. Speriamo che riescano a ripristinare in fretta la situazione e che non ci sia peggioramento mi unisco alla preghiera.
Anche quest’anno l’arte di Marina, Lina ed Emilia ha fatto sì che l'Altare della Reposizione fosse ben degno dell’Eucaristia.
Argomenti: Altare della Reposizione, Eucaristia, Giovedì Santo
Categorie: Vita parrocchiale
La celebrazione odierna della domenica delle palme ha dovuto svolgersi in chiesa a causa della pioggia insistente.
Abbiamo iniziato il rito dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme in fondo alla chiesa, e dopo aver benedetto le palme abbiamo fatto una piccola processione insieme ai ministranti e ad alcuni bambini del catechismo.
La Messa ha previsto poi la lettura della passione secondo Luca, letta dal sacerdote insieme a vari lettori e ascoltata da tutti con attenzione.
Signore Gesù, fa’ che questa settimana che iniziamo sia veramente santa!
La Pasquagiovani di quest’anno, culminata in Cattedrale, è iniziata nei vicoli: in prossimità della chiesa di San Giovanni si sono radunati i giovani, presente il cardinale arcivescovo, portando grossi rami di palma, e da lì si è snodata la processione che ha attraversato via Pre, via San Luca, via Banchi, fino alla cattedrale. E non era solo camminare, c’era canto e preghiera!
In cattedrale, poi, abbiamo trovato Gesù Eucaristia solennemente esposto per l'adorazione, mentre molti sacerdoti erano disponibili per le confessioni.
Quindi la catechesi del cardinale, che ha indicato ai giovani i punti più importanti di quella che dev’essere una vita vissuta nella fede.
La serata si è conclusa con un regalo a tutti i diciottenni. Ci siamo portati a casa il grosso ramo di palma che sarà portato all’inizio della Messa comunitaria di domani.
Della parrocchia c’eravamo una discreta rappresentanza, e ci siamo goduti il bel momento. Grazie Signore!
Argomenti: Angelo Bagnasco, Cattedrale, Pasquagiovani, Pastorale giovanile
Categorie: Iniziative diocesane
Questa mattina è stato con noi il cardinal Bagnasco, unendosi alla gioia della comunità parrocchiale per i cento anni della posa della prima pietra.
Alla Messa, che è iniziata alle ore 11, hanno concelebrato quasi tutti i sacerdoti del vicariato. Erano stati invitati anche i sacerdoti che hanno svolto servizio in parrocchia negli anni passati, ma non hanno potuto presenziare, per vari motivi; li abbiamo comunque sentiti presenti tra noi.
All’inizio della Messa ho ripercorso le tappe salienti della storia della parrocchia, in special modo i sacerdoti che si sono avvicendati alla guida della comunità, parroci, vice parroci e cappellani.
Nell'omelia il cardinale ha indicato alla comunità tre piste su cui sviluppare il nostro cammino:
- la fede;
- la preghiera, da quella personale (“tutto per te, Gesù”) al culmine che si trova nell’Eucaristia (menzionando anche la Penitenza);
- la custodia reciproca, sull’esempio di San Giuseppe.
Dopo la benedizione finale ci siamo recati davanti alla tomba di don Panfietti, situata davanti all'altare della Madonna della Guardia, e lì abbiamo recitato insieme la preghiera a San Giuseppe nostro patrono.
All’uscita è stato distribuito a tutti un libretto preparato per ricordare l’evento: in esso è tracciata la storia della parrocchia, e un album fotografico ripercorre alcune tappe belle di questi cento anni.
Dopo la Messa siamo scesi in salone per il pranzo, a cui hanno partecipato i sacerdoti e il consiglio pastorale. Abbiamo avuto modo di intrattenerci con il cardinale e di godere della sua squisita presenza.
Con la conclusione della Messa si è conclusa anche la pesca di beneficenza, che quest’anno aveva lo scopo di formare borse di studio per gli studenti poveri del Guaricano (Santo Domingo), dove sono stato in missione prima di arrivare al Lagaccio.
Tutto l’evento è stato vissuto intensamente dalla comunità, e ha lasciato un bellissimo ricordo in tutti i partecipanti.
Vedi tutte le foto dell’arrivo del cardinale e della Messa e quelle del pranzo.
Argomenti: Angelo Bagnasco, Anniversari, Cento anni, Vicariato
Categorie: Vita parrocchiale
Un commento
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I 100 anni della chiesa di S. Giuseppe al Lagaccio per noi
Sabato 23 marzo 2013, ricordando i 100 anni dalla costruzione della chiesa di S. Giuseppe al Lagaccio, e ricordando il primo Parroco, don Francesco Panfietti, i pensieri, velati di commozione, sono andati a nostra madre nata nel 1910, molto affezionata alla chiesa, che aveva visto nascere, in allora nulla di più di una cripta o cappella provvisoria, e per questo battezzata nella vicina chiesa di San Rocco.
Raccontava di un episodio simpatico nel rapporto tra lei ed il parroco Don Panfietti, quando in occasione della processione alla Madonna della Guardia, su quel tragitto impervio e faticoso che in allora si faceva a piedi, nostra madre, piccolina, aveva bisogno ogni tanto di fermarsi a prendere fiato, ed il parroco, richiamandola con piglio severo ma affettuoso, la sollecitarla a proseguire, incitandola con: “Avanti formicolina che siamo quasi giunti e se ci fermiamo non arriviamo più”.
Un altro episodio riguarda l’Aprile del 2001 con l’arrivo del nuovo parroco Don Gianandrea Grosso, Don Gianni, alla presenza dell’allora Arcivescovo di Genova, cardinale Tettamanzi, con nostra madre che volle partecipare, per conoscerlo, ma anche per rimettere piede nella “sua chiesa” che disertava per impedimenti fisici, ma che salutava tutti i giorni dal balcone di casa.
La conducemmo con la carrozzella, da tempo costretta ad utilizzarla e nei ricordi che si citarono, ascoltando i vari aneddoti sulla storia parrocchiale, si ritrovò testimone di quel tempo, e chiese di interloquire con il cardinale per raccontare allo stesso la sua personale esperienza.
Uno di noi, con perplessità, richiamando la Sua comprensione per una persona anziana, chiese al Cardinale disponibilità all’incontro, che senza tergiversare accetta e si realizza la piacevole e felice occasione per nostra madre di poter dialogare con lo stesso sulla storia della chiesa e sui rapporti con l’allora parroco don Panfietti.
Ricordiamo anche che nell’occasione, non venendo meno ad una simpatia che nostra madre riscuoteva con le persone, ed a una dialettica non secondaria, nel colloquio prospettò al cardinale una collocazione di rilievo nella chiesa.
Finita la cerimonia, ritornammo a casa felici e soddisfatti, noi per la gioia di nostra madre e lei per aver avuto la opportunità nel colloquio con il cardinale di trasmettere momenti importanti di vita, ma soprattutto di aver testimoniato la storia della “sua Parrocchia”.
Per noi, questa ricorrenza dei 100 anni dalla costruzione della chiesa, del ricordo del primo parroco e dei vari aneddoti raccontati da nostra madre, coincide con il giorno prima della domenica delle Palme, suo onomastico, chiamandosi Palmira.
E stato un momento di grande emozione che ci inorgoglisce per la madre che abbiamo avuto, deceduta il 27 luglio 2003, ma sempre presente in tutti i momenti dalla vita quotidiana, di cui ricordiamo il suo motto: “La mia porta di casa è sempre aperta per tutti”.
Anche quest’anno abbiamo celebrato l’annuale Via Crucis vicariale lungo l’erta della Salita San Francesco da Paola. Erano presenti tutte le comunità parrocchiali del vicariato, e hanno animato le varie stazioni.
La Via Crucis è stata presieduta da don Silvano, parroco a San Teodoro. Padre Alvise, dei frati minimi, ha impartito la benedizione finale.
Al termine della preghiera ho invitato tutti alla celebrazione dei cento anni della nostra chiesa, che sarà presieduta dal cardinale domani mattina alle 11.
Argomenti: San Francesco, Via Crucis, Vicariato
Categorie: Attività vicariali
Dall’anno scorso, verso la fine della Quaresima, effettuiamo una breve Via Crucis a cui invitiamo tutti i bambini del catechismo. Quella di quest’anno si è svolta questo pomeriggio alle ore 16.
Attraverso sette stazioni abbiamo ripercorso i punti salienti della passione di Gesù.
I bambini, assistiti dai loro catechisti, sono stati coinvolti nella lettura dei piccoli commenti e invocazioni e nei segni che accompagnavano ogni stazione.
Signore Gesù, fa’ che questi bambini ti amino e ti stiano vicini nella Settimana Santa che sta per iniziare!
Tutto è pronto! domani sarà il culmine delle celebrazioni dei cento anni della posa della prima pietra della chiesa parrocchiale.
Alla Messa delle ore 11 avremo con noi il card. Bagnasco, nostro arcivescovo, e concelebreranno i preti del vicariato e quelli che hanno svolto il loro ministero in questa parrocchia.
Naturalmente è importante la presenza di tutti: non capita tutti i giorni di celebrare una ricorrenza così significativa, e neppure capita tutti i giorni di avere con noi il nostro caro arcivescovo!
Dopo la S. Messa ci fermeremo per un momento conviviale, presenti il cardinale, i sacerdoti e il consiglio pastorale.
Argomenti: Angelo Bagnasco, Anniversari, Arcivescovo, Vicariato
Categorie: Vita parrocchiale
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Da vecchio ex “lagacceso”, ma soprattutto da parrocchiano di San Giuseppe, avrei desiderato ardentemente essere presente e partecipare con animo gioioso ai festeggiamenti per il centenario della Parrocchia.
Data l’età (92 anni) e relative conseguenze, ciò non è stato possibile. Pazienza!Per l’occasione, ricordando affettuosamente i Sacerdoti dei miei tempi (Don Panfietti,Mons. Zino e Don Cavenna) e gli amici della giovinezza, formulo i miei più fervidi auguri per il ministero di Don Paolo, attuale Parroco, e per tutti i giovani di oggi per la loro presenza attiva alle varie attività parrocchiali (che io seguo).
Grazie a tutti.Giuaeppe Farina
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Augurissimi per la celebrazione del centenario dell’inizio della costruzione dell’edificio parrocchiale. Ossequi a Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Bagnasco e un riverente omaggio a tutti i Parrocci e Sacerdoti che hanno svolto il loro ministero nella Parrocchia….L’augurio: Continuate a camminare per costruire insieme il Regno di Dio e a te Parrocco di San Giuseppe al Lagaccio auguro, dovunque il Signore ti chiamerà per svolgere il tuo ministero, di farlo sempre e comunque nel Suo nome, offrendo a tutti un sorriso che apra il cuore anche del più lontano.
martedì
19
Marzo
2013
La festa di San Giuseppe e il centenario della posa della prima pietra della chiesa parrocchiale!
La Messa solenne di questa mattina, presieduta da mons. Marco Doldi, vicario generale della nostra Arcidiocesi, ha solennizzato e reso grazie a Dio per la ricorrenza dei cento anni della posa della prima pietra della chiesa parrocchiale.
Erano stati invitati i sacerdoti del nostro vicariato, ma per molti di essi non è stato possibile partecipare.
Nell'omelia mons. Doldi ha ricordato le tappe salienti della vita della parrocchia, e ha esortato la comunità, presente e numerosa, a continuare il cammino con lo stile di S. Giuseppe.
Anche la Messa della sera ha visto la partecipazione di un bel gruppo di persone, compresi vari ex lagaccesi, che si sono uniti a noi e alla nostra gioia per la felice ricorrenza.
Oggi, 19 marzo 2013, ricorrono esattamente 100 anni dalla posa della prima pietra della nostra chiesa parrocchiale.
Come documentato altrove, cento anni fa mons. Giacomo De Amicis, vicario capitolare dell'Arcidiocesi di Genova (la sede vescovile era vacante), benediceva l’inizio delle fondamenta. Poco a poco, guerre permettendo, sarebbero state edificate la cripta (attuale oratorio), la chiesa – solennemente dedicata nel 1935 – con annesse le abitazioni dei sacerdoti, il palazzo delle opere parrocchiali.
Si sono succeduti sei parroci:
- don Francesco Panfietti (1926-1962)
- don Arnaldo (Dino) Giachero (1962-1987)
- don Adriano Olcese (1988-1989)
- don Claudio Ghiglione (1990-2000)
- don Gianandrea (Gianni) Grosso (2001-2008)
- il sottoscrito, dal 2008
La gente ricorda i vice parroci:
- don Zino e don Vannucci, mentre era parroco don Panfietti;
- don Adriano, per 25 anni, mentre era parroco don Dino.
Vi sono stati anche vari cappellani:
- don Cavenna e don Bonaccorso, mentre era parroco don Panfietti;
- don Lino Pieropan e padre Luigi Graziato, mentre era parroco don Claudio;
- don Sauro Bertolozzi, salesiano, con don Gianni e con il sottoscritto;
- don Paolo Ho, salesiano, attuale cappellano.
Tutti hanno lasciato un caro ricordo nella comunità parrocchiale.
Per solennizzare la fausta ricorrenza è stata preparata una piccola mostra fotografica, nella quale compaiono i sacerdoti che si sono avvicendanti al servizio di questa comunità e alcuni dei momenti più belli e significativi della sua vita.
È stato anche stampato un opuscolo riassuntivo di questi cento anni, e sarà distribuito sabato.
Oggi mons. Marco Doldi presiederà la Messa solenne del mattino con la presenza dei sacerdoti del vicariato.
Sabato 23 ci sarà invece la Messa presieduta dal cardinal Bagnasco; a quella celebrazione, che suggellerà la solenne chiusura del Centenario, sono stati invitati i sacerdoti che hanno svolto servizio nella parrocchia insieme a quelli del Vicariato.
Grazie, Signore, per questa festa e per tante cose belle che hai fatto in questa parrocchia!
Dopo la positiva esperienza dell’Avvento, abbiamo vissuto oggi la seconda giornata dei giovani: un momento quaresimale, che si è svolto al santuario di San Francesco da Paola.
C’eravamo un discreto gruppetto, e ci siamo goduti il pomeriggio!
Arrivati al santuario a piedi (e sotto la pioggia!), la prima cosa che abbiamo fatto è stata cercare di asciugarci. All’uomo sono state utilissime le stufe a gas che ci sono state accese.
Abbiamo poi mangiato insieme, condividendo quanto ognuno aveva portato.
Il momento del gioco è stato divertentissimo: un semplice gioco del fazzoletto, ma con molte varianti una più bella dell’altra.
Poi è stato il momento del deserto: a fronte di una breve presentazione, siamo rimasti mezz’ora in silenzio, cercando di ascoltare quanto Dio aveva da dirci. E subito dopo abbiamo condiviso l’esperienza e le risonanze, sintetizzandole in un grande cartellone.
Prima di ritornare alle nostre case abbiamo condiviso il desiderio di continuare a vedersi: cosa che si concretizzerà domenica prossima (Rocco ha proposto di realizzare insieme un’attività multimediale che deve realizzare per un’associazione) e poi sabato 27 aprile: cena insieme a chiaccherata a seguire.
Il ritorno è stato anch’esso all'acqua e al freddo, ma con il cuore pieno di gioia per quanto vissuto insieme.
Argomenti: Giovani, Quaresima, San Francesco da Paola
Categorie: Vita parrocchiale
2 Commenti
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Come ha scritto Ilaria, è stata veramente una giornata che non dimenticheremo per tutto quanto abbiamo detto, fatto e condiviso. Se Dio vuole, ci ritroveremo presto 🙂 Auguri a tutti di una Santa Pasqua! 🙂
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È stata una bellisma giornata di divertimento, amicizia e condivisione! Grazie a tutti!!!! 🙂
Oggi abbiamo celebrato la festa del papà!!!
Ci siamo ritrovati alla Messa delle 18, al termine della quale i bambini hanno consegnato ai loro papà una pergamena con un pensiero affettuoso preparato da loro.
Siamo poi scesi in salone per gustare una buona pasta e ceci e le tradizionali frittelle.
Anche quest’anno la festa patronale di San Giuseppe è preceduta dalle Quarantore. Le Quarantore (o Quarant’Ore) sono un momento esteso di adorazione eucaristica che prolunga su vari giorni. Nel nostro caso ieri, oggi e domani.
Iniziamo l’adorazione al mattino alle 8,30; alle 8,45 recitiamo le Lodi Mattutine, e poi l’adorazione continua fino a mezzogiorno.
Al pomeriggio riprendiamo alle 15,30 fino alle 18, ora della Santa Messa.
Soltanto nel giorno di oggi, giovedì, riprendiamo l’adorazione anche dopo la Messa, ininterrottamente, fino alle ore 22.
La comunità parrocchiale sente molto il gusto di questa preghiera, e soprattutto il momento del pomeriggio è riccamente partecipato!
L’adorazione viene svolta in maniera silenziosa; chi lo desidera ha a disposizione un piccolo foglio con alcuni spunti di preghiera e riflessione.
Argomenti: Adorazione, Eucaristia, Quarant'Ore, Quaresima, S. Giuseppe
Categorie: Vita parrocchiale
Questa sera abbiamo vissuto la Via Crucis parrocchiale.
Doveva svolgersi per le strade del quartiere, ma il tempo piovoso ha suggerito di effettuarla in chiesa. Abbiamo così seguito il percorso indicato dalle formelle della Via Crucis alle pareti.
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caro don Paolo
nell’apprezzare con gratitudine l’articolo sulla frana di via Ventotene, dobbiamo purtroppo prendere atto che tale episodio, questo volta drammatico, si aggiunge ai tanti che dal dopoguerra hanno emarginato socialmente il quartiere del Lagaccio, con la colpevole responsabilità di tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute.
In alcuni di noi, che nel 2004 presero l’iniziativa per municipalizzare via Ventotene, rivendicando uguali servizi per uguali contribuenti anche dello stesso quartiere, vi è il rammarico di non essere riusciti ad ottenere, su quell’ obiettivo, il consenso della maggioranza degli abitanti della via.
Se fossimo riusciti, forse, oggi non saremmo a parlare di addebitare agli abitanti i costi di una disgrazia.
Antonio e Franco Ventura
Caro don Paolo,
ha perfettamente ragione. Purtroppo, i tecnici della Pubblica Amministrazione si occupano di frivolezze e non di questioni sostanziali, anche perché le questioni sostanziali si scontrano con la politica e l’economia e dunque non possono e non devono essere affrontate e messe in discussione.
Cordialità
Massimo Corradi
Università degli Studi di Genova