Contributi con l'argomento Stranieri
Oggi, solennità di Pentecoste, nella Messa comunitaria delle ore 11 abbiamo rivissuto qualcosa della Pentecoste originaria proclamando la Parola di Dio in varie lingue rappresentate nella nostra comunità parrocchiale:
- la prima lettura, letta da una giovane peruviana, è stata proclamata in lingua spagnola;
- il salmo responsoriale è stato proclamato in lingua albanese;
- la seconda lettura è stata letta in malayalam, la lingua del Kerala (India), da una delle nostre suorine.
Le preghiera dei fedeli, poi, sono state presentate nei vari dialetti italiani: romanesco, siciliano, calabrese, campano e genovese.
Un piccolo omaggio allo Spirito Santo, che, a partire dalla Pentecoste narrata negli Atti degli Apostoli (At 2,1-11), fa sì che la Chiesa parli oggi tutte le lingue del mondo; e la nostra comunità parrocchiale ne ha parecchie rappresentate: questa è la ricchezza e la specificità di questa comunità.
Grazie Signore per tanti fratelli di tante parti diverse, che arricchiscono questo quartiere e questa parrocchia!
Anche quest’oggi, Pentecoste, la Messa comunitaria delle ore 11 è stata internazionale:
- prima lettura in spagnolo, letta da una giovane peruviana;
- salmo responsoriale in inglese, letta da una signora filippina;
- seconda lettura in malayalam, la lingua del Kerala, letta da una delle nostre suorine, che è appunto indiana.
Le preghiera dei fedeli, poi, sono state presentate nei vari dialetti italiani: sardo, siciliano, pugliese, calabrese e genovese.
Insomma, un piccolo omaggio allo Spirito Santo, che a partire dalla Pentecoste narrata negli Atti degli Apostoli (At 2,1-11) fa sì che la Chiesa parli oggi tutte le lingue del mondo; e la nostra comunità parrocchiale ne ha parecchie rappresentate.
Anche quest’anno nella Messa comunitaria del giorno dell'Epifania abbiamo valorizzato la presenza di tanti fratelli stranieri.
La prima lettura è stata proclamata in spagnolo, il salmo responsoriale in albanese, la seconda lettura in ”malayalam”, la lingua del Kerala (India).
Invece le preghiere dei fedeli sono state lette nei vari dialetti italiani: genovese, calabrese, napoletano, sardo e veneto.
La cosa ha dato un sapore di accoglienza verso quanti parlano queste lingue, e al Lagaccio sono molti!
L’Epifania di quest’anno ha avuto una connotazione particolare e molto bella: l’abbiamo celebrata come festa di tutti i popoli e le culture presenti al Lagaccio.
Nella Celebrazione Eucaristica delle ore 11 i Magi che venivano da lontano hanno assunto i volti e le lingue di molta gente che è tra noi.
Così abbiamo proclamato la prima lettura in spagnolo, il salmo in albanese, la seconda lettura in malealo (la lingua del Kerala, India).
Invece le preghiere dei fedeli sono risuonate nei vari dialetti d’Italia rappresentati tra noi: genovese, calabrese, siciliano, napoletano e sardo.
Personalmente ho percepito un senso di universalità: tutti ci sentivamo a casa nostra, vicini al focolare materno. Ebbene, questo è Cristo! e questa è la Chiesa: una casa e una famiglia per tutti, vicini e lontani.
Grazie, Signore!
Argomenti: Dialetti, Epifania, Lingue, Stranieri
Categorie: Vita parrocchiale