Contributi nella categoria Vita parrocchiale
Questa sera il Gruppo Giovani è tornato a incontrarsi dopo la “pausa” estiva e ha ripreso il cammino di scoperta delle figure di giovani santi, testimoni della fede in Gesù Cristo. Dopo aver conosciuto le storie e le testimonianze di Chiara “Luce” Badano e Pier Giorgio Frassati, questa sera abbiamo approfondito insieme la figura di Marcello Candia.
Dopo alcuni canti e l’invocazione iniziale allo Spirito Santo, abbiamo letto insieme il brano del Vangelo in cui Gesù incontra il giovane ricco (Marco 10, 17-31).
Al termine della condivisione sul brano del Vangelo, abbiamo letto una ricostruzione della vita di Marcello Candia, un “giovane ricco” industriale che ha dato tutto ai poveri e per il quale è in corso la causa di beatificazione. Marcello Candia non ha donato soltanto i suoi beni: ha donato soprattutto se stesso. A cinquant’anni ha lasciato l’impero industriale ereditato dal padre ed è partito per la foresta amazzonica del Brasile, lavorando senza sosta per realizzare ospedali, scuole, villaggi, lebbrosari, conventi, seminari, chiese, associazioni di volontariato, senza mai trascurare la preghiera. Della sua vita ci hanno colpito l’altruismo, la forza e il coraggio che derivano dalla fede, la perseveranza di fronte alle difficoltà e alle incomprensioni, la sua convinzione che “non si può condividere il Pane del cielo, se non si condivide il pane della terra».
Grazie, Signore Gesù, per averci donato questo testimone. Aiuta noi giovani a essere forti nella fede e nell'amore a te e al prossimo.
Questa sera abbiamo vissuto l’ultima serata del cammino di preparazione della nuova équipe del CPM, Corso di Preparazione al Matrimonio.
Per quasi un anno ci siamo visti, a cadenza mensile o quindicinale, leggendo e condividendo il materiale di catechesi che il sottoscritto ha preparato per il CPM. In certi momenti il lavoro ha suscitato discussioni anche abbastanza animate, ma direi in ogni caso fruttuose.
Quello che sicuramente è venuto fuori è che le cinque coppie dell’équipe hanno visto nascere tra loro una bellissima amicizia, che le ha portate a frequentarsi anche in altri momenti.
Il termine della preparazione è stato in prossimità del primo CPM che porteremo avanti insieme, e che comincerà lunedì 27 p.v. In vista di quella data, giovedì questo ci ritroveremo insieme all'adorazione eucaristica serale per affidare al Signore le coppie che avremo e per chiedere l’aiuto per noi per svolgere bene il nostro servizio.
Signore, questo prossimo CPM è nelle tue mani!
Grazie per il cammino di preparazione che abbiamo potuto fare!
La foto non è di oggi, è di qualche tempo fa.
Questa mattina nella Santa Messa delle 11 abbiamo vissuto la celebrazione d’inizio dell’anno catechistico e pastorale.
È stato un momento molto bello vissuto con i bambini del catechismo e i loro genitori e tutta la comunità.
Dopo l'omelia c’è stata la consegna del mandato. Don Paolo ha chiamato le catechiste per nome, e loro, dopo essere state chiamate, hanno risposto ad alta voce “eccomi” e sono andate verso l'altare, formando un semicerchio, rivolte verso l’altare stesso e verso il sacerdote. Poi le catechiste hanno espresso la loro disponibilità per il servizio della catechesi, e il don ha consegnato loro il mandato ufficiale.
Al momento della presentazione dei doni sono stati portati all’altare alcuni simboli che rappresentavano le realtà della parrocchia:
- il cerone, simbolo della preghiera che la nostra comunità vive, soprattutto nell'adorazione eucaristica;
- una teca, usata per far giungere ogni domenica il dono della Santa Comunione ai nostri fratelli anziani e malati;
- un cesto di viveri, a significare l’opera che portiamo avanti per farci prossimo di chi ha bisogno;
- le schede per la formazione delle famiglie, segno del cammino di crescita per gli adulti della comunità;
- il messaggio del Papa per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, alla quale i nostri giovani si stanno preparando;
- il Vangelino, che contiene l'annuncio di gioia che la Chiesa porta ai bambini e a tutti quelli che con amore cercano la verità di Cristo;
- il catechismo azzurro, a significare la fede della Chiesa che viene annunciata ai nostri bambini e ragazzi del catechismo;
- il pane e il vino, che nell'Eucarestia diventano il Corpo e il Sangue di Cristo.
Accanto all'ambone, un cartellone preparato dalle catechiste (nella foto) esprimeva nel segno del cuore e del puzzle la chiamata a vivere la comunità parrocchiale come famiglia di famiglie.
È sempre una celebrazione molto viva, si sente la presenza di Gesù che ci tiene uniti, e ci si sente un cuore solo in Dio. E questo ti riempie il cuore e ti dà una carica enorme come solo il Signore può dare.
Grazie Signore Gesù per la tua continua presenza in mezzo a noi. Dona alle catechiste di saper trasmettere il tuo amore e la tua parola.
Quello che vedete nella foto è il cartellone che, in chiesa, accompagnerà i nostri bambini del catechismo durante il presente anno catechistico. È stato ideato e preparato dalle catechiste.
Il cuore vuole rappresentare l'amore di Gesù che ci unisce come le prime comunità cristiane, che avevano “un cuor solo e un'anima sola”.
Ogni pezzo del puzzle rappresenta un bambino del catechismo e la sua famiglia.
Attorno al cuore, altri cuoricini rappresentano don Paolo e le catechiste, che li affiancano nel cammino verso Gesù.
Categorie: Vita parrocchiale
Siamo tornati questa sera dall’annuale pellegrinaggio parrocchiale a Lourdes.
Eravamo una quarantina, con una bella rappresentanza della comunità di Pizzo Calabro.
Le giornate si sono svolte come gli altri anni:
- durante i viaggi di andata e ritorno, la preghiera; abbiamo visto anche i film su santa Bernardette e su santa Rita da Cascia;
- la Messa tutti i giorni, in particolare la Messa internazionale di domenica, con moltissimi pellegrini di tutta Europa, e quella finale alla grotta, in italiano;
- la Via Crucis lungo il suggestivo percorso, sabato pomeriggio;
- la recita del Rosario, alla grotta e nella processione aux flambeaux con tutti gli altri pellegrini;
- la consegna del cero acceso, segno del cammino di fede della nostra comunità parrocchiale;
- le lodi mattutine, i vespri e la Coroncina alla Divina Misericordia tutte le volte che abbiamo potuto.
Vari pellegrini hanno fatto il bagno alle piscine nell'acqua di Lourdes.
Parecchi hanno celebrato il sacramento della Riconciliazione, sacramento della rinascita spirituale nella misericordia del Salvatore.
Durante il viaggio di ritorno, in pullman, abbiamo dedicato un tempo a condividere, in clima di preghiera reciproca, quanto vissuto a Lourdes. Molti hanno ringraziato il Signore e la sua santissima Madre per i momenti belli vissuti. Molti hanno confidato di aver vissuto momenti di particolare gioia, e la grazia del bagno alle piscine. Teresa e Franco hanno ricevuto un grande ringraziamento per l’organizzazione e la direzione del pellegrinaggio, che è stato realmente un grande dono per tutti.
Di cuore, quindi: grazie, Signore!
Come tutti gli anni, la Cresima sarà a metà del mese di novembre, e precisamente domenica 16. In vista di quell’appuntamento, tutti gli anni i cresimandi vivono il mese di ottobre per riprendere le idee principali di cosa è la Cresima e di cosa significa riceverla.
Così abbiamo oggi iniziato questa preparazione, sia con i ragazzi del catechismo che con quelli più grandi che vedono dopo cena.
Per tutto il mese ci prepareremo al grande Sacramento che i ragazzi riceveranno. Grazie Signore per questo cammino!
Abbiamo iniziato oggi l’anno catechistico! Dopo le iscrizioni, che si sono svolte le scorse settimana, da oggi i bambini hanno iniziato gli incontri di catechismo.
Abbiamo due classi di seconda elementare, due di terza, due di quarta, una di quinta, due di prima media e una di seconda. Ci sono poi i ragazzi di terza media che faranno la cresima a metà del mese di novembre.
Con le catechiste, che sono una ventina, abbiamo preparato con cura ogni particolare. In chiesa, un cartellone darà il senso di quest’anno, che l'arcivescovo ha voluto ancora centrato sulla famiglia.
Signore, benedici il cammino che la nostra comunità parrocchiale farà accompagnando i nostri bambini e le loro famiglie!
Lidia e Carlo Perissinotto hanno celebrato oggi i loro cinquanta anni di Matrimonio, con la presenza dei figli Adriano e Alessandro e delle rispettive famiglie.
Abbiamo celebrato il lieto evento alla santa Messa delle 11, e poi la famiglia ha voluto salutare parenti e fratelli della parrocchia in un momento di festa insieme.
A Carlo e Lidia i più cari auguri di tutta la comunità parrocchiale!
Quest’oggi il Signore ha chiamato a sé Aldo, un caro fratello della nostra comunità parrocchiale.
Dopo la riscoperta del Signore attraverso l’esperienza del ”Cursillo” ha sempre messo a disposizione i suoi doni: nel movimento stesso del ”Cursillo’,’ nella pastorale battesimale, nell’accompagnamento dei canti alla Messa comunitaria della domenica, nell’animazione dei cammini di ricerca per adulti. Chitarra autodidatta, ha però l’arte ai ragazzini della parrocchia.
Nel quartiere il dono della musica lo ha portato ad animare il ”Centro Sociale” degli anziani; amava teneramente i suoi anziani, ai quali era affezionatissimo.
La malattia lo ha colto di sorpresa, ma senza togliergli la fede viva; ha vissuto gli ultimi giorni in comunione con il Signore Gesù.
Lo affidiamo a te, Signore, ringraziandoti per avercelo donato per tanto tempo.
Eccoci qua!!! L’ACR (Azione Cattolica Ragazzi) è ripartita!
Giovedì pomeriggio abbiamo fatto la prima riunione dell’anno con i genitori: hanno partecipato non molti, ma, come si usa dire, pochi ma buoni. Sono stati molto partecipi ed attenti a quello che noi educatori abbiamo comunicato loro: ad esempio, abbiamo fatto vedere un bellissimo video che ritraeva i loro figli mentre giocavano e svolgevano le attività.
Non sono mancate da parte dei genitori le proposte per l’anno che doveva iniziare, proposte che a noi educatori non potranno altro che servire a crescere. Inoltre con i genitori abbiamo deciso di fare il primo bivacco, che si terra a Dicembre, i giorni 6-7-8. Speriamo vivamente che i bambini partecipino numerosi!
Oggi finalmente abbiamo l’ACR è riiniziata: i bambini sono stati molto contenti di rivederci, e noi educatori contenti di rivederli dopo le vacanze estive.
Abbiamo cominciato subito con i giochi: i ragazzi li conoscevano già, ma in futuro gli educatori proporranno nuovi giochi.
Anche per quanto riguarda le attività ci saranno delle novità, faremo molte più cose costruttive che serviranno ai bambini a crescere nell’amore per Gesù. Perché fondamentalmente questo è l’ACR: far sì che i bambini giocando imparino a conoscere meglio anche Gesù, perché, come diciamo loro noi educatori,” Gesù e li a giocare con voi”!
Poi, come tradizione in ACR, abbiamo condiviso la merenda insieme; ma c’è stata una bellissima sorpresa: una mamma di uno dei bambini è arrivata con una splendida torta panna e cioccolato! Grazie infinite a Patrizia!
Abbiamo concluso con la preghiera di ringraziamento.
Vi aspettiamo ancora più numerosi il prossimo sabato!
Buona settimana a tutti i ragazzi dell’ACR!
Grazie Signore per questo buon inizio!
Argomenti: ACR, Bambini, Oratorio
Categorie: Attività parrocchiali, Vita parrocchiale
Oggi in un bel gruppetto ci siamo uniti alla gita dei trattori che il paese di Carpeneto vive ogni anno dopo ferragosto.
Partiti abbastanza presto da Genova, abbiamo raggiunto all’ora in cui da lì si mettevano in cammino – nei cassoni dei trattori – verso un prato sopra Fascia a 1400 metri d’altezza.
Una prima sosta prima di Fascia è stata dedicata alla merenda: focaccia, vino bianco e altre bibite.
Sul prato di destinazione, poi, ci si è organizzati per il pranzo: carne e formaggio alla brace.
La giornata è passata veloce, stando attenti a non prendere freddo quando il sole era coperto dalle nuvole.
Con Martina ed Elisa abbiamo anche potuto avvicinare alcuni cavalli che erano legati a un albero in attesa di essere ferrati.
Sia all’andata che al ritorno abbiamo fatto sosta dai miei familiari, che hanno gradito la nostra visita.
Questa mattina con don Paolo, Giuliana, Daniela, Nina, Elisa, Martina, Sara, Luis e Lucia siamo andati a fare una gita a Carpeneto, in val Trebbia.
Ci siamo visti alle 8,45 in chiesa, dove abbiamo recitato le lodi mattutine: quale modo migliore di iniziare la giornata?
Dopo aver pregato ci siamo messi in viaggio e siamo arrivati verso le 11,30 a destinazione, dove ci attendevano i genitori di don Paolo con un buon caffè e biscotti.
Preso il caffè, Luis, Lucia, Sara, don Paolo, Elisa, Martina e la sottoscritta abbiamo giocato a pallavolo nel giardino della casa.
Dopo un po’, stanchi di giocare, al don viene l’idea di farci salire sul campanile della chiesa che si trova accanto alla casa. Con tanta fatica e paura e di cadere siamo riusciti ad arrivare in cima. Arrivati, ci siamo goduti il panorama e abbiamo scattato qualche foto.
Arrivata l’ora di pranzo i cari genitori del don ci hanno preparato un bel piatto di pastasciutta; abbiamo poi continuato con quanto noi tutti abbiamo portato: varie torte salate e dolci.
Dopo mangiato alcuni dei ragazzi sono andati a giocare fuori e noi abbiamo giocato a carte.
Verso le 15 siamo andati a fare una passeggiata nel bosco, senza Nina e Lidia che sono rimaste a casa; durante la passeggiata abbiamo visto qualche fungo, e don Paolo e Filippo (il papà di don Paolo) ci hanno come riconoscere se sono buoni o cattivi. Finita la passeggiata ci siamo messi in cammino verso casa.
Grazie Signore per questa gita e per la tua presenza in mezzo a noi. Grazie per i genitori di don Paolo che ci hanno accolto con tanto amore! Grazie per il sacerdote che ci hai donato e che con tanto amore ci guida ogni giorno.
Vedi tutte le foto della gita.
Come da tradizione, la pausa estiva degli incontri del gruppo del Vangelo è stata preceduta da una serata dedicata a mangiarci insieme una pizza.
C’eravamo la maggior parte, e ci siamo goduti il momento sereno e tranquillo.
Grazie Signore per il cammino che ci fai fare insieme, e perché ci aiuti a scoprire la ricchezza della tua Parola!
Argomenti: Gruppo del Vangelo, Pizze
Categorie: Attività parrocchiali, Vita parrocchiale
Nel cammino inoltrato che la nuova equipe del CPM sta facendo per prepararsi ad accompagnare le giovani coppie di fidanzati ci siamo ritagliati un momento da vivere nell’intimità con Gesù e a contatto con la natura.
Insieme a don Paolo ci siamo recati ad Acqua di Ognio dove in una trattoria abbiamo trovato un bellissimo e lungo tavolo apparecchiato vicino ad una piccola cascata.
Abbiamo condiviso un lauto pranzo nella gioia e nella spensieratezza. È stato un momento profondo perché ci siamo ritrovati ancora più uniti tra risate e battute scherzose.
Dopo aver pranzato, mentre i nostri figli giocavano vicino al ruscello, noi genitori ci siamo riuniti in cerchio con il don e abbiamo parlato dell’importanza del Sacramento del Matrimonio nella Chiesa. Dalla condivisione è emerso che il collante che tiene unita un coppia di sposi è l'amore! Se un marito ama sua moglie, come Gesù ha amato la sua Chiesa, e la protegge, la custodisce, ha cura di lei, allo stesso modo la moglie amerà il marito custodendo a sua volta il focolare domestico con lo stesso amore. L’ingrediente, l’amore, nella sua semplicità trova la sua efficacia nei gesti che marito e moglie compiono ogni giorno, venendosi incontro e prendendosi cura l’uno dell’altro. Ecco il segreto della felicità, ecco la ricetta che possiamo sperimentare quotidianamente per far sì che le nostre coppie e quelle future, crescano unite, forti!
Dopo aver terminato l’incontro ci siamo preparati per accogliere Gesù: abbiamo preparato un tavolo, con i fiori e due lumicini. Ci siamo riuniti tutti intorno, e abbiamo celebrato la santa Messa all’aperto; abbiamo partecipato tutti con gioia accogliendo Gesù nel nostro cuore!
Grazie Gesù per le meraviglie che compi nella nostra vita!
Oggi noi giovani abbiamo vissuto un’altra bella giornata insieme. Al mattino, dopo aver recitato le Lodi in chiesa, siamo andati a visitare il santuario di Nostra Signora di Montallegro; poi, nel pomeriggio, abbiamo trascorso un’oretta in spiaggia a Recco.
La visita al santuario, iniziata con una preghiera spontanea di ringraziamento al Signore e a Maria, è stata arricchita dalla narrazione della storia del santuario e dell'icona mariana in esso custodita. Il rettore del santuario, infatti, ci ha accolto e ci ha spiegato che, alla fine del Cinquecento, epoca in cui i paesi e i villaggi della riviera ligure erano presi d’assalto dai pirati, un contadino che tornava verso casa da Rapallo e si era fermato a riposarsi lungo un sentiero vide un quadretto su uno sperone di roccia. Appena lo prese, sentì interiormente come una voce che lo spinse a correre di nuovo giù per il sentiero fino in città e invitare gli abitanti a pregare la Madonna perché li avrebbe aiutati. Nonostante lo scetticismo iniziale di alcuni, alla sera tutta la città si riunì in preghiera intorno al quadretto. Qualche giorno dopo il curato guidò una processione di fedeli da Montallegro a Rapallo, dove l’icona rimase esposta in chiesa tutto il giorno.
Ma che cosa è raffigurato in quest’icona? Come ha detto lo stesso rettore, si tratta di una rappresentazione della dormitio Virginis, ovvero della Vergine Maria addormentata prima che fosse assunta in cielo dagli angeli secondo il racconto della tradizione religiosa bizantina. In primo piano si può vedere, appunto, la Vergine addormentata; dietro, a sinistra, uno dei padri della Chiesa; a destra, gli apostoli, ognuno con un volto diverso, ma uniti in un solo Corpo, simbolo della Chiesa di Cristo; al centro, la SS. Trinità, rappresentata con un unico corpo e tre teste mentre abbraccia una bambina avvolta in fasce che ha il viso di Maria adulta, a significare la rinascita della Vergine a vita nuova come sarà per ciascuno di noi; in alto, due angeli, ulteriore simbolo della dimensione celeste.
Dopo la visita al santuario abbiamo giocato a pallavolo, accogliendo tra noi anche altri pellegrini: una famiglia milanese, che ha condiviso con noi anche il successivo momento del pranzo al sacco, e una famiglia di turisti spagnoli.
Dopo pranzo siamo andati a Recco per stare un po’ al mare e passare ancora un po’ di tempo insieme.
Grazie, Signore, per il tempo che ci doni. Anche nel tempo dello svago, aiutaci a ricordarci sempre di Te.
Guarda tutte le foto della gita.
Sabato 19 Luglio ci siamo riuniti la nuova equipe del CPM con don Paolo per continuare la nostra preparazione: ci stiamo avvicinando infatti al momento in cui, in ottobre incontreremo le giovani coppie prossime al matrimonio.
L’argomento della serata riguardava i Sacramenti, e in particolare il Sacramento del Matrimonio. Una domanda significativa che è emersa durante il dialogo è la seguente: cosa significa la Messa per voi? La rivolgo a voi cari lettori perché possa farvi meditare.
Terminato l’incontro abbiamo condiviso la cena, per la quale ciascuna coppia ha portato cibi svariati.
Eravamo tutti felici come una grande famiglia che si riunisce per stare insieme e assaporare un felice momento.
Ringrazio il Signore per poter vivere questi spazi felici che mi fanno sentire vicino a Lui e utile di poter mettere il mio operato al Suo servizio!
Abbiamo insieme scattato delle foto e potete vederle tutte: faranno rimanere questo momento felice impresso nella nostra memoria.
Categorie: Vita parrocchiale
4 Commenti
Oggi a Lerici si sono sposati Fabrizio e Chiara! Le nozze sono state benedette dal parroco, don Federico.
Fabrizio viene da un’esperienza molto bella di servizio parrocchiale e diocesano, soprattutto nella liturgia, a Imperia.
Chiara è cresciuta nell'AGESCI di Lerici, lavorando soprattutto con i lupetti.
Hanno frequentato l’ultimo CPM in parrocchia l’anno scorso, quello le cui coppie si continuano a vedere tutti i mesi!
Da oggi sono una famiglia cristiana. Li accompagniamo con la preghiera e auguriamo loro ogni bene!
Vedi le altre foto della celebrazione.
Quest’oggi ci ha lasciati Antonio. Una vita vissuta al Lagaccio, in compagnia della sua sposa Gina, ora inferma. Il sorriso sempre sul volto, una vita dedicata alla famiglia, nell'amore del Signore e nella sua parrocchia.
Signore Gesù, donagli quanto hai preparato per lui fin dall'origine del mondo!
Argomenti: Defunti
Categorie: Vita parrocchiale
3 Commenti
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Bellissime parole Don.Ciao nonno!!
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Grazie Don per le belle parole dedicate al mio Papa’
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🙂
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Da ieri mattina a questa sera noi giovani abbiamo vissuto il nostro terzo bivacco nella Piccola Città dell’Immacolata del Monte Fasce.
Abbiamo iniziato con la celebrazione della S. Messa nella nostra parrocchia, in modo da affidare al Signore queste due giornate e i loro frutti. Al termine della Messa siamo partiti per la nostra meta.
All’arrivo, dopo esserci sistemati nelle camere, ci siamo radunati per introdurre il tema di questo bivacco: le Beatitudini, a partire dall’analisi dei primi due punti del Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà in Polonia nel 2016.
Dopo la lettura collettiva del primo punto del messaggio, dal titolo “La forza rivoluzionaria delle Beatitudini”, ci siamo divisi in due gruppi per analizzare il testo e condividere le nostre riflessioni.
Nel successivo confronto tra quanto emerso nei gruppi sono state condivise le seguenti considerazioni:
- leggere e a meditare significa fare silenzio dentro e intorno a noi, rendendosi disponibili all'ascolto della Parola di Dio;
- Gesù non insegna un sapere teorico, ma trasmette e comunica se stesso, la via della felicità eterna che Lui stesso incarna;
- non è facile seguire Gesù, ma Lui non ci lascia mai soli e ci dona pace e gioia nelle prove che comporta vivere la santità;
- Gesù rovescia la scala di valori del mondo e dà valore ai “deboli”, ai “perdenti”, ai piccoli, a chi è nella sofferenza;
- Gesù ci lascia liberi di scegliere se seguire Lui per arrivare alla vera gioia e riempire di significato la nostra vita, o se camminare per altre vie.
Terminato il confronto, abbiamo proseguito l’attività utilizzando un cartellone contenente le otto Beatitudini. Ognuno di noi ne ha scelto una e vi ha scritto accanto una frase per esprimere come possa essere tradotta, cioè messa in pratica, nella vita di noi giovani. Questo è stato il risultato:
- Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno di Dio → Ricordarsi di essere piccoli davanti a Dio e agli altri; riconoscere che si è sempre in cammino verso Dio e che la nostra fede non è mai completa, ma deve sempre crescere;
- Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati → Di fronte ai problemi della vita quotidiana, come il lavoro non pagato o la preoccupazione per la salute propria e dei familiari, coltivare la speranza del miglioramento;
- Beati i miti, perché avranno in eredità la terra → Cercare di essere dolci e umili;
- Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati → Desiderare di essere discepoli di Gesù;
- Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia → Fare esperienza del perdono di Dio e sapere perdonare;
- Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio → Impegnarsi ad amare senza limiti;
- Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio → Donarsi senza pregiudizio e vivere con una maggiore apertura mentale e del cuore; partecipare ad attività – per esempio al volontariato internazionale – che abbiano al centro la donazione di se stessi al prossimo;
- Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei Cieli → Ricordarsi che, quando non siamo compresi a causa del nostro impegno per il Signore, siamo vicini al regno di Dio.
Conclusa questa prima attività con una preghiera spontanea di ringraziamento, ci siamo spostati in cucina e tutti insieme abbiamo preparato il pranzo, mantenendo il clima di condivisione e unità.
Dopo pranzo abbiamo accolto Stefania e Roberto, due giovani responsabili dell'Azione Cattolica, che sono venuti a portarci la loro testimonianza di fede e a farci conoscere l'ACR e il settore Giovani dell’AC. È stato molto bello, sia per noi che per loro, sapere che esistono altri giovani che cercano di vivere la stessa fede e hanno la gioia di camminare insieme verso Gesù. Insieme a Stefania e Roberto, inoltre, abbiamo ripreso alcuni degli argomenti trattati al mattino: la libertà della fede, cioè la scelta di vivere da cristiani e andare a Messa per una scelta consapevole che è maturata interiormente, non perché a dirlo sono i genitori, il sacerdote o l’abitudine; la bellezza del progetto di Dio per ognuno di noi, che, come diceva la beata Teresa di Calcutta e come ci ha ricordato Stefania, è come una matita nelle mani di Dio.
A questo incontro è seguito il tempo dei giochi sul piazzale del santuario. Abbiamo fatto un’allegra e intensa partita a calcio, poi siamo passati ai giochi di gruppo. Alla fine dei giochi abbiamo recitato i Vespri in cappella, poi siamo andati in cucina a preparare la cena, facendo i turni per godere anche della bellezza del tramonto.
Consumata la cena, siamo tornati in cappella per celebrare la liturgia penitenziale e concludere la giornata, cogliendo l’occasione di una buona confessione per ricevere la misericordia e la grazia di Dio.
* * *
Oggi abbiamo dato inizio alla giornata recitando le Lodi Mattutine.
Dopo la colazione e un’oretta di tempo libero abbiamo ripreso la nostra attività sul messaggio di papa Francesco per la GMG 2016 a Cracovia. Abbiamo letto insieme il secondo punto, dal titolo “Il coraggio della felicità”, in cui il papa esorta i giovani a cercare la felicità vera, ad andare controcorrente e respingere le tante offerte “a basso prezzo” che troviamo intorno a noi e ci rendono schiavi, portandoci a desiderare sempre di più. Per approfondire questo tema ci siamo divisi in tre gruppi, ciascuno dei quali ha scelto un testo da leggere e mettere in scena in modo da trasmetterne il messaggio agli altri. I tre testi riguardavano ciascuno alcuni episodi della vita di un giovane che ha ricercato la felicità offerta da Cristo:
- san Francesco d’Assisi: la drammatizzazione della “perfetta letizia” ci ha trasmesso l’invito ad avere pazienza nella sofferenza e ad accettare le incomprensioni per amore di Cristo, mantenendo la la pace nel cuore;
- la beata Chiara Luce Badano: la rappresentazione di alcuni episodi della vita di Chiara ci ha mostrato un grande esempio del coraggio della fede e dell'abbandono totale alla volontà di Dio nella malattia, che trova la sua sintesi nella frase: “Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io”;
- il beato Pier Giorgio Frassati: le scene ispirate alla vita di Pier Giorgio hanno messo in evidenza il desiderio di santità di questo giovane che, pur essendo ricco, ha donato se stesso e i suoi beni ai poveri trovando la propria forza nella preghiera costante e nell'Eucaristia quotidiana.
Concluso questo momento, siamo andati chi a preparare il pranzo, chi a preparare i canti per la celebrazione della Messa del pomeriggio.
Dopo pranzo abbiamo accolto i nostri parrocchiani che sono venuti a trovarci; abbiamo fatto merenda insieme e giocato alcuni giochi sul piazzale del santuario e, poi, la santa Messa. La celebrazione dell’Eucaristia è stata, infatti, il momento culminante. Il santuario dell'Immacolata, aperto per l’occasione, ci ha permesso – per via della sua forma circolare – di radunarci tutti attorno alla mensa del Signore, come nell'Ultima Cena. E noi, giovani apprendisti chitarristi, abbiamo avuto il nostro “battesimo” nel servire Dio e la Chiesa con la musica e con il canto.
Congedati i rappresentanti della nostra famiglia parrocchiale, abbiamo dato gli ultimi due calci al pallone e siamo tornati in casa a preparare la cena, pulire e rimettere in ordine. Alla fine della cena siamo partiti per tornare al Lagaccio.
Ti ringraziamo, Signore, e ringraziamo anche Maria, Madre tua e nostra, per averci donato questo tempo e per averci aiutato a viverlo bene, secondo quanto ci hai detto: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35).
Guarda tutte le foto del bivacco.
Argomenti: Bivacchi, Gruppo Giovani, Monte Fasce
Categorie: Vita parrocchiale
Siamo Mirella e Gino, coppia storica del CPM di questa parrocchia: abbiamo fatto 30 anni e più di incontri con i fidanzati, incontri che ci hanno fatto crescere come coppia e nella fede. Dopo un periodo di calma abbiamo ripreso da circa 5 anni l’attività, una piccola equipe composta da noi, da altre coppie e dal nostro parroco Don Paolo, e ora siamo coppia uscente.
L’ultimo CPM, che si è svolto nei mesi di ottobre-novembre 2013, ha lasciato nel cuore dei ragazzi che vi hanno partecipato il desiderio di continuare a vedersi per portare avanti il cammino. E così ci siamo ritrovati una volta al mese con un bel gruppetto di coppie decise a continuare l’approfondimento della fede e della vita cristiana. Non sarà tutto merito del nostro lavoro ma soprattutto dello Spirito Santo che ci ha assistito e della buona volontà e maturità dei giovani.
Dal mese di dicembre siamo andati avanti fino ad adesso incontrandoci mensilmente, e questa sera abbiamo fatto la conclusione prima delle vacanze estive con una preghiera e una bella cena a base di pizza servita dal nostro chef Gregory.
La serata si è conclusa con l’accordo di rivederci il 6 ottobre p.v.
Buone vacanze con il Signore nel cuore.
Vedi le altre foto dell’incontro.
Auguri di un buon cammino per la crescita delle nuove coppie che incontrerete e …..e per voi. Il Signore vi sia vicino
Brava mamma di quelle parole!!
Sono contento che con il Cpm ho conosciuto nuove persone!!
Bellissime parole!!