Contributi con l'argomento Novembre
Nel mese di Novembre, come tutti gli anni, durante i giorni del catechismo, si svolge la celebrazione per i defunti, le varie classi ognuna nel suo giorno del catechismo. Abbiamo vissuto la celebrazione con i bambini, i loro genitori e noi catechiste/i. Quest’attività si è svolta in chiesa. Ovviamente abbiamo iniziato con il segno della croce, l’introduzione è stata letta da una catechista, si è letto un salmo, poi l’annuncio di Cristo risorto e le litanie per i defunti.
Dopodiché abbiamo letto una breve storia intitolata “La Pozzanghera“. Eccola:
C’era una volta una piccola pozzanghera. Era felice di esistere e si divertiva maliziosamente quando schizzava qualcuno con l’aiuto di un’automobile. Aveva paura solo di una cosa: del sole. “È la morte delle pozzanghere”, pensava rabbrividendo.
Un poeta che camminava con la testa sognante finì dentro alla pozzanghera con tutti e due i piedi, ma invece di arrabbiarsi fece amicizia con lei.
“Buongiorno” disse, e la pozzanghera rispose: “Buongiorno!”
“Come sei arrivata quaggiù?” chiese il poeta.
Invece di rispondere, la pozzanghera raccolse tutte le sue forze e rispecchiò la volta celeste. Parlarono a lungo del Grande Padre, la pioggia, e del fatto che la pozzanghera aveva tanta paura del sole.
Il buon poeta volle farle passare quella paura. Le parlò dell’incredibile vastità del mare, del guizzare dei pesci e della gioia delle onde. Le raccontò anche che il mare era la patria e la madre di tutte le pozzanghere del mondo, e che la vita della terra e del mare era dovuta al sole. Anche la vita delle pozzanghere.
La sera abbracciò il poeta e la pozzanghera ancora assorti nel loro muto dialogo. Alcuni giorni dopo, il poeta tornò dalla sua umida amica. La trovò che danzava nell’aria alla calda luce del sole.
La pozzanghera spiegò: “Grazie a te ho capito. Quando il sole mi ha avvolto con la sua tenerezza, non ho più avuto paura. Mi sono lasciata prendere e ora parto sulle rotte delle oche selvatiche che mi indicano la via verso il mare. Arrivederci e non mi dimenticare”. (Bruno Ferrero)
Il senso della storiella è che anche noi come le pozzanghere abbiamo paura della morte che ci allontana, momentaneamente, dai nostri cari. Il dolore della perdita è immenso, ma ciò che consola noi cristiani è la speranza della Vita Eterna. Sappiamo che i nostri amici e parenti non ci hanno abbandonato per sempre, ci hanno solo preceduto alla casa del Padre.
Durante la celebrazione i bambini si sono identificati con la pozzanghera attraverso una goccia d’acqua ritagliata nel cartoncino: ognuno vi ha scritto il nome di una persona cara defunta, e tutti hanno attaccato la loro goccia nel cartellone di Cristo risorto.
Gli ultimi due passi della celebrazione sono stati la preghiera per i defunti, guidata dai genitori, e la benedizione finale.
La storiella ha rallegrato significativamente la celebrazione: i bambini sono tutti stati attenti ad ascoltarla.
Argomenti: Catechismo, Defunti, Genitori, Novembre
Categorie: Vita parrocchiale
Stiamo vivendo in questo inizio di novembre la preghiera per i defunti con i bambini del catechismo.
Le catechiste hanno preparato il cartellone che si vede nella foto: in esso campeggia il Cristo risorto, che è la risurrezione e la vita.
Attorno all’immagine del Cristo abbiamo scritto con i bambini i nomi dei loro cari defunti, e abbiamo fatto una piccola celebrazione insieme ai loro genitori e alle catechiste.
Crediamo che sia importante trasmettere ai bambini l’amore per i defunti e il senso della preghiera per loro alla luce dell'amore di Gesù.
Argomenti: Bambini, Catechismo, Defunti, Novembre
Categorie: Vita parrocchiale