Contributi con l'argomento Unità dei cristiani
Questa sera il Gruppo Giovani si è riunito come ogni mese per incontrarsi, condividere e crescere insieme.
Abbiamo iniziato l’incontro invocando lo Spirito Santo sui presenti, a benedizione della serata e del nostro cammino, e ci siamo seduti in cerchio per leggere e commentare il materiale preparato per l’occasione: un brano tratto dal Vangelo secondo S. Giovanni (17, 1-3.6-21), in cui Gesù, poco prima del suo arresto nell'Orto degli Ulivi prega il Padre perché tutti i suoi discepoli siano una sola cosa, come Lui e il Padre: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. […] Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi. […] Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno] in me mediante la loro [[parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”.
Queste parole di Gesù, oltre a ricordarci che siamo entrati nella settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, ci hanno preparato al testo successivo tratto dall’enciclica Lumen Fidei iniziata da papa Benedetto XVI e portata a compimento da papa Francesco. Si tratta dei numeri 37, 38 e 39 che aprono la prima sezione del terzo capitolo “Vi trasmetto quello che ho ricevuto”, dal titolo “La Chiesa, madre della nostra fede”. Questo testo spiega che è impossibile credere da soli: la fede si trasmette da persona a persona, attraverso la testimonianza, attraverso l’incontro, come una luce che si accende per contatto e passa da una candela a un’altra, come accade nella veglia pasquale. Custode di questa luce della fede, che “brilla per tutti gli uomini di tutti i luoghi, passa anche attraverso l’asse del tempo, di generazione in generazione”, è la Chiesa, nella quale formiamo “una nuova famiglia” per mezzo dello Spirito Santo.
Dopo la lettura del secondo testo abbiamo dato ampio spazio alla condivisione. Ciascuno di noi ha messo in evidenza ciò che l’aveva maggiormente colpito. Ci siamo soffermati sulla differenza tra il vivere con la luce della fede e il vivere senza, sulla difficoltà della testimonianza oggi e sulle critiche che ci vengono da chi è lontano, da chi dice di non credere perché ha perso la fiducia nella Chiesa, nei cristiani che “dicono e non fanno”. Ci siamo detti, allora, che la nostra testimonianza deve avvenire attraverso la nostra vita, perché attraverso la vita di ciascuno si rifletta e sia visibile la luce della fede a chi ci incontra.
Prima di concludere abbiamo visto insieme il video “Siamo contenti di conoscerti“, che presenta la Chiesa Cattolica riassumendone in pochi minuti l’identità, la missione e la storia millenaria.
Abbiamo poi concluso l’incontro con alcuni canti e con una preghiera recitata spontaneamente un pezzo per ciascuno.
Infine, abbiamo condiviso e consumato la cena (torta di bietole, buccellati e panettone).
Grazie, Signore, perché il cammino verso di Te continua. Grazie perché, nonostante non fossimo in molti, abbiamo trascorso ugualmente un bel momento di condivisione, riflessione e allegria.
Argomenti: Gruppo Giovani, Unità dei cristiani
Categorie: Vita parrocchiale