Contributi con l'argomento Dominicani
Questa sera, dopo la consueta Messa mensile con la comunità dominicana, siamo scesi in Oratorio per celebrare l’indipendenza nazionale.
La festa ricorda l’avvenimento del 1844, anno in cui il Paese si è sgravato dalla dominazione haitiana.
Insieme ai cibi tipici dominicani abbiamo potuto mangiare dell’ottima torta pasqualina, pizza e focaccia al formaggio.
Questo pomeriggio la comunità dominicana genovese si è riunita per la consueta Messa mensile.
La vicinanza del Natale ha fatto sì che fosse l’occasione anche per lo scambio di auguri e per mangiare insieme le prelibatezze del loro Paese: riso bianco e moro, fagioli in umido, insalata russa, ecc. Varie persone della parrocchia hanno partecipato e apprezzato la buona cucina!
A tutti un caro augurio di buon Natale!
Vedi tutte le foto della cena.
Oggi pomeriggio abbiamo avuto la Messa mensile con la comunità dominicana. La partecipazione è stata numerosa da parte loro (una quarantina di persone), più vari nostri parrocchiani.
Dopo la Messa siamo scesi in Oratorio per la festicciola: da mangiare per tutti, musica e danze.
I fratelli dominicani, guidati dall’attivissimo hermano Luis, hanno sempre la delicatezza di gettare ponti con la nostra cultura italiana. Così l’inno nazionale dominicano, che non può mancare in un evento del genere, è stato preceduto da Fratelli d’Italia. Il mangiare dominicano (riso, fagioli, locrio, carne, pollo, ecc.) era accompagnato da squisite torte pasqualine. Alla Coca Cola faceva seguito lo spumante.
Un giovane dominicano laureato ha tenuto il discorso di circostanza, rievocando la nascita della Repubblica Dominicana dalla dominazione spagnola e da quella haitiana.
Siamo stati deliziati da merengue e bachata, ma anche da canzoni italiane; d’obbligo il Ma se ghe penso.
La presenza della comunità parrocchiale è stata rappresentata soprattutto dal Gruppo delle vedove, che ha gustato i vari momenti.
Ci siamo sentiti più vicini a questi fratelli e alla storia del loro paese. Auguri a tutti i dominicani!
Oggi per la prima volta la comunità dei dominicani, che seguo da alcuni mesi, ha incontrato la comunità parrocchiale.
I dominicani a Genova non sono molti, sono senz’altro molto meno degli equadoregni (presenti in buon numero nel nostro quartiere). Guidati dal caro Luis, i dominicani presenti a Genova si riuniscono una volta al mese per la Messa. Fino all’estate li accompagnava don Giulio Boggi, dopo l’estate ha passato a me il testimone, e ne sono ben contento.
Così, questo pomeriggio alle 18, c’è stata la Messa in spagnolo per i dominicani e per i parrocchiani. I dominicani presenti erano una trentina, i lagaccesi un po’ di più. Il freddo, con la neve dei giorni scorsi, hanno raffreddato la partecipazione dominicana.
Ad ogni modo la Messa è stata partecipata attivamente, e dopo di essa siamo tutti scesi in salone, e i dominicani ci hanno offerto la cena, dominicana, ovviamente: riso bianco, riso moro, pollo, carne di manzo, insalata, fagioli in umido. Il tutto squisito e saporito, e soprattutto accompagnato da tanto affetto, da parte nostra come da parte loro.
Credo che questi momenti aiutano a realizzare l’integrazione più di tanti discorsi: attorno alla stessa tavola ci si sente facilmente fratelli.
Ci siamo ridati appuntamento per domenica 24 gennaio, che è la domenica seguente alla solennità dominicana della Madonna dell’Altagrazia, festa nazionale in Repubblica Dominicana. In quell’occasione sarà il Lagaccio ad offrire la cena ai fratelli dominicani. I quali hanno accettato con piacere.
A presto, dunque!
E grazie, Signore, per questi bei momenti!